Alla fine arriva Gonzalo. Il Pipita annichilisce un Genoa tutto cuore e polmoni che, per lunghi tratti del match, ha dato filo da torcere alla banda Sarri, sempre più Higuain-dipendente. Una sua doppietta, condita con il gol spacca-risultato di El Kaddouri sul fotofinish, regala al Napoli una preziosa vittoria in chiave scudetto, dopo che i grifoni erano passati in vantaggio al 10′ con il venezuelano Rincon. La Juve non perde un colpo da 19 partite, i partenopei continuano a tenergli il fiato sul collo. La corsa continua, sarà una bagarre lunga ancora otto finali. Ecco a voi i voti ai protagonisti della gara al San Paolo, nel posticipo valido per la 30° del campionato di A.
Pepe REINA 6: sulla sassata di Rincon difficile che potesse fare di più. Per il resto, è bravo a chiudere la strada alle iniziative genoane.
Elseid HYSAJ 7: fisico e qualità. Non riesce a rendersi molto pericoloso in attacco – eccezion fatta per il delizioso assist al Pipita sul gol del pari -, ma è sempre mobile ed efficace.
Kalidou KOULIBALY 6: meglio nella ripresa, quando i suoi giocano con più disinvoltura. Aveva sbagliato i tempi sulla rete genoana, prende le misure a Cerci dopo aver lisciato un pallone sanguinoso. Per il resto, ordinaria amministrazione.
Faouzi GHOULAM 6: meno esplosivo del solito, si dedica soprattutto ad una paziente operazione di controllo e pressione su Laxalt prima, su Cerci poi.
Raùl ALBIOL 6,5: pilastro del pacchetto arretrato, sicuro negli interventi, non perde mai lucidità nella fase calda del match.
ALLAN Marques 6,5: energia, qualità e quantità. Il mastino carioca era andato a corrente alternata nelle ultime uscite, questa volta è uno spettacolo agli occhi dei supporters azzurri.
JORGINHO Frello 6: nulla di così negativo, in realtà. Ma il brillante Jorginho visto in precedenza (sul quale il C.T. Antonio Conte ha deciso di dare una chance nelle prossime amichevoli dell’Italia previste la prossima settimana) lascia spazio ad un giocatore “normale”.
Marek HAMSIK 6: dottor Marek e mister Hamsik. Un primo tempo anonimo, un secondo da protagonista.
Josè Maria CALLEJON 5,5: il meno visibile del pacchetto avanzato perché ha costantemente tre uomini addosso, sbaglia qualche appoggio di troppo, ma è sempre encomiabile il suo sacrificio in copertura.
Gonzalo HIGUAIN 8: i grifoni provocano e lui li punisce. Che dire: i numeni parlano per lui; 29 reti in 30 partite, un mostro. Batte record personali e non: supera se stesso, raggiunge Cavani. Ah, e se avesse segnato su quell’assist di Hamsik sull’1-1…
Lorenzo INSIGNE 5: si impegna, e sotto questo punto di vista non c’è nulla da dire. Però fa solo confusione. Sostituito con il concreto Gabbiadini.
Dries MERTENS 6: niente di nuovo sotto il sole. Guizzante, propositivo, volenteroso però scolastico quando c’è da trovare la giocata efficace. Prezioso nello scacchiere di Sarri, manca in brillantezza però.
Manolo GABBIADINI 6,5: entra con l’occhio della tigre di Rocky. Si batte con determinazione, per poco non trova il gol di giornata (bravissimo Perin) e serve un pallone d’oro ad El Kaddouri che deve solo accomodare in rete.
Omar EL KADDOURI 6,5: rileva l’eroe di giornata Higuain. L’influsso realizzativo dell’argentino gli regala il primo sigillo con gli azzurri in campionato.
GENOA: M. Perin 7; S. De Maio 6, A. Izzo 6, N. Burdisso 5,5 (17′ R. Fiamozzi 6); L. Rigoni 5,5 (P. Tachtsidis 6), B. Dzemaili 5,5, G. Silva 5, T. Rincon 6,5; G. Pandev 6, L. Pavoletti 5,5 (58′ A. Cerci 6), D. Laxalt 5,5.
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