“Le droghe leggere sono per la criminalità organizzata una fonte di arricchimento e un serbatoio di manovalanza. E anche un danno per lo Stato. A questo punto, meglio liberalizzarle. Si eviterebbero anche tanti omicidi”. Queste le parole del pm Henry John Woodcock pronunciate nel corso della lunga requisitoria davanti ai giudici della undicesima sezione penale del tribunale di Napoli durante il processo per droga sulle ramificazioni del clan Polverino. Dichiarazioni – quelle del magistrato anticamorra della Procura di Napoli – che faranno di sicuro discutere su un tema tra i più controversi del dibattito politico e giudiziario italiano. Durante il processo Woodcock ha chiesto 22 condanne, con pene comprese tra un massimo di trenta e un minimo di 4 anni e mezzo di reclusione.
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