Torna l’Europa. Tornano i sorrisi. Pass per gli ottavi staccato, ora testa al campionato
Torna la competizione europea, quella che sa esaltare il Napoli. Rieccola dopo una settimana, seppure in una dimensione diversa, c’è chi pensa inferiore. Non sarà la Champions League, sfuggita soltanto per la differenza reti, ma si tratta sempre di un trofeo prestigioso, che andranno a contendersi diverse big continentali. Deve essere un obiettivo, senza se e senza ma. Sembra non avere alternative, il leader calmo Carlo Ancelotti, se vorrà dare compiutezza alla sua prima stagione all’ombra del Vesuvio. È opinione comune che il suo gruppo di ragazzi abbia le qualità e la forza per poterci riuscire. Anche la questione affluenza al San Paolo non si può che collegare a questo momento di stallo che vive la squadra, la gente lo avverte e non si vede nemmeno il gioco brillante che nelle ultime stagioni ha esaltato la piazza. Chi c’è, merita un plauso particolare, perché ha sposato il Napoli senza guardare in faccia a De Laurentiis o Ancelotti. Ma andiamo al campo. Prima frazione giocata a ritmi blandi, controllata dagli azzurri e sbloccata da Simone Verdi, al primo sigillo europeo, dopo le prove generali di Insigne e Mertens; positivo l’impatto di Chiriches e dei giocatori meno impegnati. Secondo tempo in scioltezza, Ounas mette in cassaforte la gara. Ancelotti può essere soddisfatto.
NAPOLI
MERET 6: si gode il Napoli dalla sua poltrona. Anche se lo spettacolo non è granché, in verità. Un paio di uscite pericolose, ma necessarie.
HYSAJ 6: un round abbastanza tranquillo per il terzino albanese.
CHIRICHES 6: esordio stagionale per il difensore rumeno, che prende minuti e fiducia tornando a respirare il profumo dell’erba di campo, che lo riconcilia col suo mestiere che tanto bene svolge.
56° LUPERTO 6: entra per dare solidità e fiato alla difesa.
KOULIBALY 6.5: il garante di Ancelotti. Arpiona tutto ciò che gli capita davanti, in anticipo va fortissimo. Non si registrano errori, gli attaccanti svizzeri girano lontani dalla sua zona.
GHOULAM 5.5: corre contrasta e riparte. Nella ripresa, perché il primo tempo se ne sta a girovagare a vuoto.
OUNAS 7: premio alla generosità. Corre di qui, corre di là. E segna pure, premiato da un’intuizione di Mertens.
77° MILIK 6: si presenta con un gran tiro che costringe Brecher al grande intervento. Si danna per il mancato passaggio di Insigne sul finale.
DIAWARA 6: l’interdizione lascia un po’ a desiderare, però si impegna e quando sale fa sentire la sua presenza.
ZIELINSKI 6: sempre presente e insidioso con i suoi scatti. Va via via spegnendosi e Ancelotti lo risparmia per il Tardini.
66° ALLAN 6.5: mantiene alta la soglia di attenzione e non si perde in leziosismi.
VERDI 6.5: piedi buoni e cervello fino. Deve ritrovare un po’ di smalto. Intanto ha trovato il gol, il primo europeo.
MERTENS 6: si mette a fare il regista d’attacco. Distribuisce inviti per il gol un po’ a tutti, lo sfiora nel primo tempo ma è bravo l’estremo difensore svizzero.
INSIGNE 5.5: peccatore d’egoismo, spreca un’occasione sfiorando il gol ma poteva passare a Milik nei minuti finali. Prezioso come frangiflutti, meno come trascinatore.
ANCELOTTI 6.5: mesi di esami, ha detto ieri alla vigilia di questa partita. Risposte incoraggianti oggi.
FC ZURIGO (4-4-2) – Brecher 6.5; Winter 5.5, Bangura 6, Kryeziu 5.5, Kololli 6 (82° Kharabadze sv); Khelifi 6, Sohm 5.5, Domgjoni 6, Schonbachler 5; Odey 5 (60° Zumberi 6), Ceesay 5. All: Magnin 5.5.
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