Benedetta sosta – Superato lo spavento, il Napoli si diverte. Top e flop di Napoli-Udinese 4-2

Benedetta sosta – Superato lo spavento, il Napoli si diverte. Top e flop di Napoli-Udinese 4-2

“Tanto il gol arriva”. Non segnava da settantasei giorni, quel piccolo diavolo di un Mertens. “Il gol mi manca, ma fino a un certo punto, mi sta bene anche qualche assist”. Ipse dixit. Dries mette sul suo taccuino due assist e una rete immaginifica che batte Musso sul palo lontano. Archiviata la qualificazione ai quarti di Europa League, dove dall’urna è spuntata una doppia sfida esaltante e ricca di fascino contro l’Arsenal di Emery, il Napoli torna in campo nel primo posticipo della ventottesima giornata della massima serie italiana con l’Udinese. Che non deve essere sbagliata. Anche perché le due milanesi si sfideranno stasera nel derby e quindi qualcosa potrebbero perdere per strada. Soprattutto se dovessero pareggiare. Innanzitutto c’è da dimenticare, considerati i valori e le aspettative, la domenica di Sassuolo, una delle peggiori partite degli azzurri negli ultimi anni. L’Europa League è un dolce sogno nel quale cullarsi in una stagione in cui il Napoli ha detto addio troppo presto alla Coppa Italia e ha quasi battezzato il campionato da seconda in graduatoria. Primo tempo ricco di emozioni  tra le due squadre scese in campo: partono forte i partenopei che trovano il doppio vantaggio con le reti di Younes e Callejon, poi il blackout – dovuto anche all’apprensione causata dalle condizioni di Ospina -, i friulani reagiscono e in sei minuti recuperano il match coi gol di Lasagna e Fofana. Per la forza delle due squadre in campo e per lo stato di forma, sembra non esserci partita, ma l’Udinese ha provato a giocarsi le sue carte come ha imposto Davide Nicola. Non è la partita decisiva per la salvezza, ma i friulani erano chiamati a battere un colpo. Nella ripresa il Napoli aggiusta qualche problema tattico emerso nella prima frazione e trova i gol vittoria con Milik e Mertens, quid quintessenziale del tardo pomeriggio di Fuorigrotta.

NAPOLI

OSPINA sv: la sua partita, di fatto, è terminata al quinto minuto di gioco dopo lo scontro fortuito con Pussetto. Vuole continuare con il placet dello staff sanitario, prende due gol, ma le scorie si fanno sentire e al 42° si accascia a terra. Corsa in ospedale, TAC negativo. Fortunatamente. In bocca al lupo al ragazzo.

43° MERET 6: protagonista scomodo di un match del quale avrebbe solo dovuto mantenere le quinte. La prima da titolare contro l’Udinese, la sua Udinese, è un po’ così. Il predestinato non deve compiere alcuna parata di rilievo, perché i bianconeri non arrivano mai al tiro nella ripresa.

MALCUIT 5: Zeegelaar è una mosca al naso, e lui soffre come un dannato anche la poca copertura di Allan.

86° HYSAJ sv

MAKSIMOVIC 6: troppi buchi in difesa nel primo tempo, le colpe non sono sue però. Ma di un centrocampo e di due terzini spesso molli.

KOULIBALY 6: impressionante la pulizia e la ferocia dei suoi anticipi. Peccato si renda protagonista di qualche errore di valutazione contro il veloce Pussetto. Festeggia le 200 in azzurro con una vittoria.

GHOULAM 5: spinge poco e ogni tanto si perde l’avversario. Di cross se ne vedono pochi, l’algerino è ancora un po’ timido.

CALLEJON 6.5: sbaglia tanto in avvio. Non sembra lui. Poi sgasate a sprazzi, impennate improvvise e prima di rientrare ai box, un gol e un assist per il capitano di serata.

ALLAN 5: come giovedì a Salisburgo, più o meno sul pallone arriva sempre tardi, così lascia praterie ai cavalli da corsa udinesi. Diventa dura se annaspa uno della sua esperienza.

ZIELINSKI 6: si accende nel finale. Prima? Tanta confusione.

AMIN YOUNES 6.5: il gol è una carezza e un’iniezione di fiducia per il tedesco ex Ajax. Esce perché non ne aveva più.

56° VERDI 5.5: meno prorompente di Ounas, meno creativo di Younes. Si lancia di meno anche quando il momento è positivo, lasciando che siano gli altri ad incidere.

MERTENS 8: entra in tre gol, quasi quattro (annullato poi a Zielinski). Il bello è che rincorre pure. What else?

MILIK 6.5: il bello di avere un centravanti vero il Napoli l’ha scoperto quando, per tutta la partita, l’unico tocco di rilievo col pallone che fa in area, lo sbatte in rete. Poi agisce da boa.

ANCELOTTI 6: benedetta sosta, penserà. Il suo Napoli ha perso un po’ di smalto, dopo la sbornia europea. La pausa servirà per ritrovare lucidità, convinzione e qualche uomo in più.

UDINESE (3-5-2) – MUSSO 5.5; TROOST-EKONG 5.5, MANDRAGORA 5, TER AVEST 5.5 (68° DE MAIO 5); STRYGER LARSEN 6 (86° OKAKA sv), SANDRO 6 (64° INGELSSON 5.5), FOFANA 7, DE PAUL 6.5, ZEEGELAAR 7; PUSSETTO 6.5, LASAGNA 6.5. All: NICOLA 6.5.

foto: rete internet