Gattuso si presenta al Napoli: “Piazza meravigliosa. Per me aumentano le responsabilità”.
“Ho accettato questa piazza, perchè gioca in Europa e in Italia ad alti livelli già da un pò. La maggior parte della rosa è funzionale alla mia filosofia di gioco. Domenica scorsa alla Filmauro è già stato un assaggio di questa meravigliosa piazza”.
Qual’è la sensazione di venire qui a Napoli? “Ho dovuto motivare la mia scelta anche a Carlo, con il quale ho condiviso tante vittorie. Ci siamo sentiti oggi, sei anni fa ho iniziato questo lavoro ma nei momenti di difficoltà l’ho sempre chiamato. Oggi per l’ennesima volta me lo ha confermato anche se non c’era bisogno. Mi ha confermato che uomo è Ancelotti: si è spogliato, mi ha detto pro e contro di questa squadra, si è dimostrato ancora una volta un grande. Però non voglio paragoni, ho ancora tutto da dimostrare”.
Obiettivo? “Dobbiamo centrare l’Europa che conta, nonostante il momento non positivo in campionato”.
Cosa può dare Gattuso a questo Napoli? “Si vedrà, di certo mi aspetto aiuti da parte dello staff e della società. Vediamo come uscirne da questo periodo buio. Il mio obiettivo è quello di far esprimere al meglio questa squadra, come lo ha dimostrato a sprazzi quest’anno. Così facendo riconquisteremo anche il pubblico”.
Sul contratto. “Non mi va di parlare di contratti, diende tutto dai risultati. La mia impressione è che questa squadra è fatta proprio per i miei schemi e la filosofia di gioco”.
E su Ibra…“Facile parlare dei campioni, ma preferisco guardare chi ho in casa”.
Come migliorare il rendimento della squadra. “Si cercano alibi quando le cose non vanno. E’ un problema di noi esseri umani, quando si è in difficoltà si cercano colpe altrove. So che possiamo migliorare dietro, come stare in campo, come palleggiare, possiamo migliorare quiQuesta squadra, vista ora al settimo posto… Crea imbarazzo. Sappiamo che le prestazioni non sono state delle migliori, quando parlo di Europa parlo di Champions League. E’ il mio obiettivo, l’ho persa per un punto la scorsa stagione, abbiamo tutto per arrivarci. Ho sentito Carlo anche per prendere qualche esempio da questo punto di vista”.
Che sensazioni le ha dato la squadra? “Sono rimasto colpito dalla gestione tecnica e strutturale di questo club. Già mi sento in sintonia con il presidente”.
Quante responsabilità ci sono nel gestire una squadra già affermata come il Napoli? “So da dove provengo, sembrava di navigare in un grosso mare; ora davanti a me c’è un oceano, ma non ho paura. Sono consapevole della mia professionalità, che utilizzerò per affinare l’intesa con i giocatori. C’è bisogno di risultati, spero davvero tanto di farli. A 41 anni vengo qui e per me è un motivo d’orgoglio: ho rifiutato tante cose, non mi sentivo pronto per altre cose. Qui c’è tutto per far bene, sarà difficile, so che c’è da lavorare tanto ma non c’è cosa più bella di mettersi a disposizione quando ti piace tutto”.
La squadra, secondo lei, ha bisogno di un regista? “Parlo dei giocatori che ho in casa. Non fatemi domande sul mercato. Dovete chiedere al Presidente o al nostro grande direttore sportivo Giuntoli”.
Obiettivo scudetto ad inizio stagione… “Ho la percezione che questa squadra all’estero ha una grandissima considerazione, ma le scelte che ha fatto nel cedere o acquistare pedine, sono frutto del bene di questa società. Io devo essere bravo a sentire meno persone possibile, devo capire cosa non funziona e non sentirmelo dire. Voglio parlare all’anima delle persone. L’obiettivo è riportare il Napoli in alto. Vinciamo queste due gare e poi vedremo in che direzione andare”.
Chi schiererà contro il Parma? “E’ una squadra che sta facendo molto bene, sarà una squadra scomodissima da affrontare”.
Su Insigne? “Insigne è un patrimonio del Calcio Napoli, devo trasmettere fiducia a tutti. E’ capitano, nato qui, simbolo di questa squadra. Vale per lui e per tutti, ho il dovere di recuperare i giocatori e farli esprimere al massimo”.
Cali fisici continui… “Qualche posizione cambierò rispetto ad Ancelotti, il resto no. A me non piace giocare con due linee da quattro. Meglio preparare le partite e vedere poi. So che lo staff di Carlo ha lavorato con una metodologia non tanto diversa dalla mia, valuteremo settimana prossima”.
Perché De Laurentiis l’ha scelta? “Posso dire che la mia scelta è stata facile. Discussioni sul denaro ci sono state poche. Lui mi avrebb scelto, forse perché sono brutto con la barba, mezzo bianco e mezzo nero…”.
Pensa già agli ottavi Champions? “Ora ci sono altri problemi da risolvere. Per la Champions si tornerà a pensare a Febbraio”.