Atmosfera delle grandi occasioni al San Paolo, le stelle del Napoli abbagliano il cielo di Fuorigrotta con una gara sublime davanti ai 40.000 presenti al Tempio di fede azzurra. Un grande evento per i vertici del calcio degli ultimi anni; questa volta la situazione è ben diversa, visti i 27 punti che separano le due squadre, ma la spettacolarità della sfida è sempre molto alta. Nella città più superstiziosa d’Europa è tutto un “non succede, ma se succede…” Ci sono certi eventi che sono come istituzioni, verità assolute. Veri e propri atti di fede. Uno di questi è la rivalità accesa con la Juventus: se si vuole risultare simpatici a un napoletano, un modo molto semplice ed efficace è dichiarare poca simpatia ai colori bianconeri. Lo sapeva Maurizio Sarri, che di certo da queste parti non è uno qualsiasi. La partita fra le due squadre già promette scintille in contesti normali, figuriamoci quando alla seconda di ritorno un match del genere ha il sapore di un crocevia o ultima spiaggia per le zone alte per i padroni di casa.Vittoria azzurra al termine di una partita a due facce con un primo tempo equilibrato ma piuttosto bloccato e una ripresa giocata ad alto ritmo e dal finale emozionante. Match che si sblocca nella ripresa con il gol di Zielinski, la Juventus reagisce ma non crea palle gol, poi nel finale prima Insigne trova il raddoppio e poi è Ronaldo ad accorciare le distanze nel recupero. Due schiaffi a una Signora dormiente. E il Napoli, che sale in classifica, spera di rilanciarsi nei piani alti della graduatoria. Niente più scetticismo e nessuna perplessità. Il calcio anema e core di Gattuso ha battuto la Juventus: ora Napoli è davvero sua.
Diamo i voti ai protagonisti del match al San Paolo. Il migliore in campo è Insigne, tuttocampista azzurro. Bene anche Manolas e la difesa tutta. Barlumi di Fabian, Juventus spenta, si salvano Dybala e Ronaldo.
NAPOLI (4-3-3)
MERET 6: attento e ben piazzato: su Ronaldo e compagnia rassicura tutti. Gol (forse) evitabile.
HYSAJ 7: tanto dinamismo e anche qualche colpo di qualità. Rivitalizzato.
MANOLAS 7.5: mastodontico e presente, sempre in partita. Vince tutti i duelli e regge la sfida contro il tridente bianconero.
DI LORENZO 7: non è appariscente ma nella solidità è un totem: governo fisico senza problemi contro Higuain.
MARIO RUI 7: ringhia a Dybala e si permette blitz d’autore. La lotta da combattente nato.
ZIELINSKI 7: con grande disinvoltura rattoppa e avvia, testa alta, mente veloce. E poi il gol che esalta Fuorigrotta.
81° ELMAS 6: entra su un tappeto rosso, la sua squadra è in fiducia.
DEMME 6.5: il solito argine se i suoi compagni per caso si sbilanciano e poi si può anche riposare.
68° LOBOTKA 6.5: nessuna rivoluzione del 68 (al minuto 68): altro sradicatore di palloni e idee bianconere. Si propone in avanti e poi è già dall’altra parte a fare pure il difensore aggiunto.
FABIAN 6: la maestria che trasloca ma non passa mai. Talento in crescita dopo tanto appannamento.
CALLEJON 6.5: scariche elettriche, accompagna la manovra offensiva con buone idee, mette la sua esperienza al servizio della squadra.
MILIK 6: più quantità che qualità stasera, fa la guerra con tutti aiutando la squadra.
90° LLORENTE sv
INSIGNE 7.5: dentro a tutto, sempre. Da sinistra verso il centro, il suo galleggiare di qualità squarcia il labirinto juventino.
ALL. GATTUSO 7.5: è vero allora: le sue squadre si rialzano sempre. Superiorità, prima mentale, poi anche tecnica e fisica. Propone un Napoli aggressivo e con buone idee, dal punto di vista tattico. Presenza che scuote.
JUVENTUS (4-3-3) – Szczesny 6; Cuadrado 5, Bonucci 5.5, de Ligt 5, Alex Sandro 5.5; Bentancur 5.5, Pjanic 5.5 (50° Rabiot 5), Matuidi 6 (72° D. Costa 6); Dybala 6 (72° Bernardeschi 5.5), Higuain 5.5, Cristiano Ronaldo 6. All. Sarri 5.
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