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Napoli-Roma, Magnifico Insigne, illusione giallorossa. Top e flop della partita al San Paolo

blankIl cinque luglio non è una data come le altre da queste parti. Trentasei anni fa, per chi ha a cuore le vicende azzurre, è una sorta di Natale profano: Diego Maradona viene accolto in un San Paolo in festa, quasi 80.000 anime per chi avrebbe trasformato i loro sogni in splendide realtà. Il simbolo del riscatto e dell’orgoglio partenopeo, ma di tutto il Mezzogiorno in verità. E quale occasione migliore di rendere merito a questo giorno se non con un (fu) derby del Sole? L’asse del Centro-Sud contro lo strapotere calcistico del Nord peninsulare va di scena a Fuorigrotta. Sarebbe ipocrita considerarla una partita come le altre: una super-sfida che nel tempo ha perso (purtroppo) la sua vena romantica, dopo uno storico gemellaggio rotto nel 1987 e ampiamente inasprito dopo la morte del giovane Ciro Esposito. Gattuso conferma Meret in porta, ritorno dal primo minuto di Manolas al fianco di Koulibaly, centrocampo con Demme regista, Fabian e Zielinski ai suoi fianchi. Le novità in attacco, con Milik e Callejon preferiti a Mertens e Politano. Fonseca sorprende con un undici che inizia con la difesa a tre. Sulle fasce Zappacosta e Spinazzola, Mkhitaryan e Kluivert alle spalle di Dzeko. Le ultime sconfitte hanno spento le velleità di raggiungere un posto per la prossima Champions per entrambe le squadre, la sfida dal sapore europeo tra Napoli e Roma vede una partenza in sordina, poi la frazione man mano diventa divertente, con Pau Lopez decisivo su Fabian Ruiz e Zielinski, poi alla mezz’ora la traversa di Milik che non smentisce la fascinazione di queste due squadre per i legni colpiti. Il Napoli vince questo big match e aggancia proprio i giallorossi al quinto posto in classifica. Gara combattuta, partenopei in rete ad inizio ripresa con Callejon e nel finale con capitan Insigne, pareggio momentaneo dell’armeno Mkhitaryan. Metà tempo in campo per Zaniolo a quasi sei mesi dall’infortunio. Dal San Paolo è tutto, buona sera a tutti i “napolitani”.

Napoli-Roma, Magnifico Insigne, illusione giallorossa. Top e flop della partita al San Paolo

NAPOLI – 4-3-3

Meret 6: disoccupato nella prima frazione, nulla può sul gol romanista. Attento su Dzeko nel finale, ampia sufficienza guadagnata.

Di Lorenzo 6.5: stavolta attende a proporsi, quando lo fa torna con le aspettative che continuamente alimenta. Gol annullato per un fuorigioco millimetrico. Buona prova per lui.

Manolas 6.5: il calvario forse è finito. Il futuro dirà. Oggi una prova diligente contro la squadra che l’ha portato in Italia. (63° Maksimovic 6.5: prende subito le misure degli avanti giallorossi. Diligente)

Koulibaly 6.5: mai banale, forte, anche falloso, tecnico, ogni tanto “brasilianeggia”. Si fa ammonire, turno di riposo mercoledì per lui.

Mario Rui 7: e pensare che una volta lo accusavano di assaltare senza pensare alle conseguenze. Bene in entrambe le fasi, assist per Callejon.

Fabian Ruiz 6.5: si riposiziona al centro del villaggio Napoli, con la sua tecnica spaventosa e le insidiose incursioni da killer. (86° Elmas sv)

Demme 6: irruento, si fa ammonire subito. Poi è bravo a gestire palloni, le cifre sono sempre importanti. (70° Lobotka 6.5: scollinata la metà della ripresa entra e dà il cambio al prossimo squalificato della 31esima giornata. Sgambettata che gli consentirà di arrivare carico per mercoledì)

Zielinski 6: trottolino vorticoso, mulinare di gambe e di velocità. Poco preciso, ma sempre arzillo.

Callejon 6.5: il bandolero mai stanco, una partita in crescendo tecnico dopo un inizio così così. Gol, copertura, assistenza totale. Solito Calleti, insomma (70° Lozano 6: un altro importante scampolo di partita. Sta diventando bravo a mettersi in mostra quando il tempo stringe, probabilmente Gattuso gli concederà una maglia da titolare mercoledì a Marassi contro il Genoa)

Milik 5.5: promettente inizio, con il gol personale che pareva arrivare da un momento all’altro. Traversa colpita, deludente inizio ripresa. Cambio. (63° Mertens 6: subito frizzante, ad allargare i fianchi della Lupa giallorossa, costringe Lopez all’intervento nel finale, per poco non ci mette anche il suo sigillo)

Insigne 7.5: gol da ricordare quello di Lorenzo, un tiro a giro di destro che si infila sotto il sette lontano, con Pau Lopez che non può nulla per fermare la sua fantastica conclusione.

Allenatore Gattuso 6.5: il suo Napoli manifesta superiorità tecnico-tattica, aggancio riuscito proprio alla Roma, alla terza sconfitta consecutiva, dimostrando che quello di Bergamo è stato soltanto un pomeriggio storto.

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez 7; Ibanez 5, Mancini 5.5, Smalling 5.5 (30° Fazio 5); Zappacosta 6, Pellegrini 5 (76° Cristante 5.5), Veretout 6, Spinazzola 6.5; Mkhitaryan 7, Kluivert 5 (66° Zaniolo 6); Dzeko 6.5. All. Fonseca 5.5.

 

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