Nella serata dedicata al Dio del calcio il Napoli ha calato il poker alla Roma. In quello che a breve sarà lo Stadio Diego Armando Maradona gli azzurri hanno annichilito l’avversario che già nel primo tempo è uscito con le ossa rotte nel gioco ma ancora vivo nel risultato solo perché Mertens e soci sono stati davvero sciuponi in avanti. Tante le occasioni gol fallite dai ragazzi di Gattuso nella prima frazione di gioco, ed il timore è stato quello di aver tenuto in vita la Roma, che è stata velleitaria anche nella ripresa. Napoli troppo forte o Roma sottotono difficile da spiegarlo, sta di fatto che gli azzurri si sono riscattati alla grande dopo lo scivolone inatteso di una settimana fa contro il Milan capolista. Si spera che questa vittoria possa rappresentare il nuovo spartiacque della stagione, la svolta in positivo per una squadra che deve comunque avere degli obiettivi importanti e continuare a guardare la vetta della classifica, anche se adesso la vetta dista sei punti. La partita è cominciata con delle emozioni forti nel ricordo di Diego Armando Maradona, con il minuto di raccoglimento e prima del match e poi l’interruzione del gioco al minuto 10′ con gli applausi e le emozioni che sono state davvero indimenticabili. Il vantaggio del Napoli è sembrato scritto, ed è arrivato dall’unico calciatore napoletano in squadra. Una perla di Lorenzo Insigne su punizione ha fulminato Mirante con una pennellata che ha ricordato il Pibe de Oro senza voler fare dei paragoni irriverenti. Il raddoppio è arrivato nella ripresa con Fabian Ruiz che ha messo in rete un sinistro chirurgico che di fatto ha chiuso il match. Mertens (unico apparso sottotono) e Politano nel finale hanno calato il gran poker che probabilmente ridimensiona le ambizioni della Roma. Difficile dimenticare le emozioni di questa settimana maledetta che ha portato alla perdita del calciatore più forte di tutti i tempi, con i napoletani che mai vedranno rimarginarsi questa ferita. Ma il regalo che la squadra ha fatto a tutti, nel ricordo di Maradona, rappresenta un orgoglio per l’intera citt. Da qui si dovrà ripartire per riprendere la marcia versoi traguardi ambiziosi.