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A Napoli non esiste domenica senza il “ragù”: l’errore da evitare

Chi vive a Napoli sa bene che non esiste domenica senza uno dei piatti che esprime da sempre al massimo la tradizione della città. Parliamo del ragù, uno dei piatti più iconici della cucina italiana, con una storia che risale al 1700 circa. Il nome “ragù” deriva dal francese “ragoût”, che significa “piatto in umido”. In effetti, il ragù napoletano è un piatto a base di carne cotto lentamente in un sugo di pomodoro.

La storia del ragù napoletano è legata alla cucina povera del sud Italia. In passato, i contadini usavano la carne di scarto, come la coscia e la spalla, per preparare il ragù. Inoltre, la lunga cottura del ragù consentiva di conservare la carne per diversi giorni, rendendolo un piatto ideale per le famiglie povere che non avevano accesso a frigoriferi o altre tecniche di conservazione del cibo.

Il ragù napoletano viene tradizionalmente servito con pasta fresca, come le tagliatelle o i bucatini. Tuttavia, può anche essere usato come condimento per altri piatti, come la lasagna o la parmigiana di melanzane. Sono tante le famiglie che a Napoli rispettano ogni domenica dell’anno, che sia inverno o estate, questa tradizione.

Il segreto che in pochi conoscono, è quello dell’anticiparsi dalla sera prima o dalle prime ore della domenica nella preparazione. Perché come si dice in napoletano, il ragù deve “pippiare”, con riferimento alle bolle della passata di pomodoro in cottura a fuoco lento per parecchie ore.

Ragù, il piatto più amato dai napoletani: quale l’errore da non commettere quando si prepara

La ricetta del ragù napoletano è una delle più tradizionali della cucina italiana, e ogni famiglia ha la propria versione. Tuttavia, ci sono alcuni ingredienti base che non possono mancare: carne di manzo, pomodori pelati, cipolla, sedano, carota, aglio, olio d’oliva, sale e pepe. Alcune varianti possono includere anche pancetta o salsiccia.

La preparazione del ragù napoletano richiede tempo e pazienza. Inizialmente, la carne viene rosolata in una pentola con olio d’oliva caldo. Poi, si aggiunge la cipolla tritata, il sedano e la carota tagliati a cubetti e si lascia soffriggere. Dopo aver aggiunto l’aglio, si aggiungono i pomodori pelati e si lascia cuocere a fuoco lento per diverse ore.

Finché la carne non diventa morbida e il sugo non si addensa. Oggi, il ragù napoletano è un piatto amato in tutto il mondo e la sua ricetta è stata tramandata di generazione in generazione. Ci sono molte varianti regionali del ragù in Italia, ma il ragù napoletano rimane uno dei più famosi e apprezzati.

Piatto iconico della cucina italiana con una lunga storia, non tutti sanno che la preparazione richiede tempo e tanta pazienza. E solo rispettando tutti i passaggi si ottiene un risultato finale strepitoso, che si abbina anche alla pasta fresca.