Anche Napoli, ovviamente, è tra le città italianche che usufrisce dell’assegno unico data la grande – fortunatamente – presenza di bambini nati da poco e non solo. Tuttavia, nelle ultime settimane, molte famiglie partenopee hanno lamentato il ritardo nell’arrivo dell’assegno unico, una misura di sostegno economico introdotta dal governo italiano.
In particolare, molti si chiedono perché i ritocchi a favore della prole entro i primi 3 anni di età non siano ancora stati implementati. Nonostante i progressi nella semplificazione delle procedure e l’introduzione di una nuova suddivisione dei pagamenti, i ritocchi a favore della misura suddetta non sono ancora stati implementati. Questa mancanza può essere attribuita a diverse ragioni.
Innanzitutto, l’elaborazione dei ritocchi richiede un’analisi più dettagliata e accurata delle informazioni fornite dalle famiglie. Questo processo potrebbe richiedere più tempo rispetto all’erogazione dell’assegno base. In secondo luogo, l’implementazione dei ritocchi richiede una pianificazione accurata e una reale valutazione delle risorse.
I ritardi legati all’arrivo dell’assegno unico: cosa è stato stabilito
Una delle ragioni del ritardo nell’arrivo dell’assegno unico a Napoli è legata alla complessità delle procedure necessarie per l’elaborazione delle richieste.
L’assegno unico, infatti, richiede una serie di controlli e verifiche per assicurarsi che le famiglie abbiano diritto a tale beneficio.
Questo processo può richiedere del tempo, soprattutto quando si tratta di valutare i ritocchi a favore della prole entro i primi 3 anni di età. Il governo ha lavorato in questo periodo sui tavoli preposti con l’obiettivo di semplificare le procedure e accelerare l’elaborazione delle richieste al fine di ridurre i tempi di attesa per le famiglie napoletane.
L’INPS, ente erogatore ha stabilito secondo l’approvazione della circolare numero 41 del 7 aprile 2023 che a partire dal mese di Maggio, è previsto un ulteriore cambiamento nelle tempistiche di erogazione dell’assegno unico a Napoli. Questo cambiamento mira a suddividere i pagamenti in base a precise categorie.
A partire dal 20 maggio, le famiglie che avranno il diritto al primo versamento in assoluto, saranno coloro che hanno presentato la domanda per primi. Inoltre, la priorità verrà rispettata in favore di quelle famiglie a cui spetta una cifra diversa rispetto al mese precedente. Questa suddivisione mira a garantire che le famiglie più bisognose ricevano un sostegno tempestivo.