Il comune di Napoli in prima linea nella lotta al contrasto alla povertà. In programma dall’Amministrazione Manfredi una serie di aiuti nei confronti delle persone senza dimora. I numeri del capoluogo campano sono ancora abbastanza allarmanti, considerando che dalle ultime stime 1 famiglia su 10 vive in condizioni di povertà estrema.
Ma basta farsi un giro in città per rendersi conto che è ancora forte la presenza delle persone senza dimora che vivono in strada e che si nutrono solo grazie all’opera della Caritas con le mense sul territorio.
Il Comune di Napoli ha presentato il programma “Pronto intervento sociale per le persone senza dimora”. Questo progetto, che mira a combattere e prevenire l’homelessness e le dipendenze patologiche, è stato lanciato attraverso un bando di gara online disponibile sul sito ufficiale del Comune, con scadenza fissata per il 22 maggio.
Un segnale importante nei confronti degli “ultimi” o degli “invisibili” che vivono una vita parallela e troppo spesso ignorata dalle masse.
Napoli, in cosa consistono gli aiuti sociali per i senza fissa dimora
I Servizi di Pronto Intervento Sociale rappresentano uno dei servizi più diffusi nell’ambito delle iniziative volte a sostenere le persone senza dimora, fornendo un supporto di prossimità sul territorio. Le loro azioni includono attività di informazione, sensibilizzazione e riduzione dei rischi associati alla vita in condizioni di “strada”, nonché interventi mirati a ridurre i danni causati da questa situazione precaria.
L’Amministrazione comunale si impegna sempre di più su questa complessa tematica, sia in termini quantitativi – con l’aumento delle Unità di Strada da 1 a 5 – sia in termini qualitativi dell’offerta. Uno dei punti salienti di questo bando è l’innovativa creazione di una Centrale Operativa che avrà il compito di coordinare le attività delle diverse Unità di Strada in tempo reale.
Questa nuova struttura garantirà una maggiore presenza sul territorio cittadino e una maggiore efficacia degli interventi. Inoltre, è degno di nota il fatto che per la prima volta verrà incluso uno psichiatra all’interno del team delle Unità di Strada, in accordo con l’Azienda Sanitaria Locale (ASL).
Questo programma conferma l’impegno dell’Amministrazione nel fornire una risposta completa e specializzata alle persone che affrontano l’emarginazione e il dramma di vivere senza una dimora fissa.