Genoa-Napoli 2-2, nuova frenata per gli azzurri alla ripresa del campionato. Si sperava nel riscatto al Marassi dopo l’ultima sconfitta pesante a Fuorigrotta contro la Lazio, gara che ha lasciato tutti sconcertati, e invece è seguita un’altra brutta sorpresa, col pareggio agguantato soltanto in extremis, che fa crescere smisuratamente il malumore in città e con i tifosi che iniziano già a chiedere l’esonero di Rudi Garcia sognando un nome in panchina.
Il tecnico francese, intervenuto ai microfoni di DAZN nel post partita, ha motivato così la prestazione incolore e in generale il passo falso: “E’ mancata ferocia? La reazione almeno c’è stata, il carattere pure, ma sarebbe un’ottima idea farlo dal fischio d’inizio del primo tempo. Abbiamo pagato due goal presi su calcio d’angolo ma anche se abbiamo avuto due episodi arbitrali contro, il fallo su Anguissa e la mano avversaria in area di rigore, è colpa nostra che non abbiamo giocato per tutti e 90 minuti.
Genoa-Napoli 2-2, le parole in diretta di Rudi Garcia nel post partita
La lezione è di giocare dal primo minuto e poi ho un po’ di esperienza e so che le partite prima della Champions sono sempre difficili da gestire, vedete il PSG che ha perso col Nizza o il Bayern che ha pareggiato”.
Il bicchiere è mezzo vuoto: “Può sembrare un buon risultato pareggiare così ma alla fine abbiamo perso due punti. E’ ovvio che dobbiamo fare meglio e in futuro, già col Bologna, servirà un approccio diverso. L’obiettivo era far giocare Rrahmani ma c’era un grosso rischio di perderlo e non volevo rischiare poiché ci sono tante gare davanti.
L’idea era di far giocare Natan con Rrahmani, quando ho deciso di non far giocare Amin sono poi cambiati i piani con l’ingresso di Ostigard. Sono contento di lui e del reparto difensivo, abbiamo preso due goal su corner. Devo poi mandare dei messaggi ai miei giocatori ed Elmas meritava di giocare così come Zerbin meritava di subentrare. I cambi questa volta hanno fatto la differenza, vedendo le reti di Raspadori e Politano”.
Dallo studio gli chiedono anche di Raspadori e della posizione in campo: “Siamo passati sul 4-2-31 col suo ingresso con Raspa trequartista poiché serviva più presenza in area e sostegno e Osimhen. Cajuste è entrato alla grande, ha dato fisicità e tecnicità. E’ lui che fa il primo passaggio che porta poi al goal di Raspadori. Sono contentissimo che Giacomo abbia segnato perché poteva essere già a due goal, considerando il rigore che poteva segnare e il goal annullato a Frosinone”.