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91 anni e non sentirli – Archiviata l’Audi Cup, domani il sorteggio Champions

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Un compleanno coi fiocchi. Il Napoli si è presentato al tavolo delle big con il suo abito migliore, quello delle grandi occasioni. Solo calcio d’estate? Sarà, ma fa sempre piacere fare un’ottima figura contro i colchoneros di Madrid (che si sono aggiudicati la competizione contro il Liverpool in finale) e battere una squadra – seppur a ranghi ridotti – del calibro del Bayern Monaco. Intanto, cresce l’attesa per conoscere l’avversario da affrontare nel periodo di ferragosto; domani alle 12, il Napoli sarà tra le cinque squadre teste di serie impegnate nei sorteggi di Champions insieme a Siviglia, Liverpool, Cska Mosca e Sporting Lisbona e potrà trovare nell’urna di Nyon una tra Hoffenheim (Germania), Steaua Bucarest (Romania), Nizza (Francia), Istanbul Basaksehir (Turchia) e Young Boys (Svizzera).

L’ANALISI DEI DUE MATCH IN BAVIERA – La prima gara di scena all’Allianz Arena di Monaco è Napoli-Atletico Madrid: Sarri contro Simeone, la ricerca smaniosa di bellezza partenopea contro il pragmatismo e la garra madrilena. Bene, alla fine prevale il Cholo, ma gli azzurri hanno interpretato per lunghi tratti una gara da protagonisti, mostrando autorevolezza e belle idee per circa 70 minuti. Reina subito sugli scudi dopo qualche minuto su colpo di testa di Griezmann (e sul tentativo di tacco di Gaitan) poi sarà Oblak a prendersi la scena. Prima parando dagli undici metri il sinistro incerto di Milik, poi un tiro a giro di Insigne con un volo prodigioso. Ad inizio ripresa è Callejon a sfornare una perla di rara bellezza dal suo bagaglio tecnico. Quasi un déjà vu per la squadra azzurra: cross preciso di Ghoulam (tra i migliori) dove abitualmente staziona l’ex Real che, come ha ben abituato i suoi tifosi, lascia partire un destro al volo proprio nel sette. Sfiora il colpo del ko il team azzurro in due occasioni, con Mertens e l’algerino Ghoulam, ma sarà l’Atletico, nell’ultimo quarto, a ribaltare il risultato con Torres e Vietto. Poco male, perché il Napoli ha l’opportunità di confermare le belle impressioni sfornate contro i colchoneros battendo il Bayern Monaco di Ancelotti, vincendo la finale per il terzo posto. La compagine partenopea mostra subito personalità e consapevolezza dei proprio mezzi dinanzi ad un avversario sì, zeppo di riserve, ma che comunque incute timore solo a sentirne il nome. Apre le marcature Kalidou Koulibaly e chiude Giaccherini ad inizio ripresa. Al di là del risultato finale, il Napoli esce da questa anticamera Champions con tutte le prerogative che si rispettino per farsi rispettare in questa competizione europea.

LE 5 INDIZIATE PER LE DUE SFIDE AL PRELIMINARE – Domani è il giorno per conoscere la squadra che il Napoli affronterà al preliminare di Champions League, all’andata il 15 o 16 agosto e il ritorno una settimana dopo, il 22 o 23 agosto, a seguito dell’esordio in campionato al Bentegodi contro il neopromosso Hellas Verona. Il pacchetto delle possibili avversarie degli azzurri in questi due match che sbloccheranno l’accesso ai Gironi della coppa dalle grandi orecchie è più che alla portata. Naturalmente, per una serie di fattori noti alla squadra napoletana (vedere alla voce “Athletic Club de Bilbao” per chi non ricordasse il perché), le insidie sono sempre dietro l’angolo. Le più infide, sicuramente, sono il Nizza di Mario Balotelli e l’Hoffenheim di mister Nagelmann; un po’ più indietro Steaua, Young Boys (che comunque ha eliminato la più quotata Dinamo Kiev) e Istanbul Basaksehir (con qualche vecchia conoscenza italiana in rosa, tra i quali l’ex azzurro Gökhan Inler). Rispetto per tutti, mai sottovalutare avversarie che contro il Napoli daranno sicuramente qualcosa in più, ma la paura, quella no, non dovrà averla di nessuno. Per non rischiare, come detto prima, un altro “effetto Bilbao”.

 

foto: rete internet