Con l’arrivo dell’inverno, Napoli abbraccia una tradizione culinaria antica e rassicurante: la zuppa di soffritto napoletano. Questa pietanza, lontana dalle classiche ricette natalizie, trova il suo momento ideale nei giorni freddi, quando il vento pungente sferza la città e le strade si animano di cittadini che cercano rifugio dal gelo.
La zuppa di soffritto è un piatto radicato nella storia culinaria partenopea, un esempio di cucina di recupero che sfrutta frattaglie di maiale e ritagli di carne, trasformandoli in una preparazione ricca di sapore e sostanza.
La sua essenza economica si sposa con la sapienza culinaria che caratterizza la cucina napoletana, dove la qualità degli ingredienti e la maestria nella preparazione sono fondamentali.
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Come preparare la zuppa di soffritto napoletano
Ecco tutti gli ingredienti necessari per poter preparare una zuppa di soffritto napoletano secondo la tradizione. E’ importante che vengano scelti freschi, e dal macellaio di fiducia.
- 2 kg di frattaglie di maiale
- 300 gr di ritagli di carne
- 200 gr di concentrato di pomodoro
- 50 gr di salsa di pomodoro irpino
- 100 gr di strutto di Agerola
- peperoncino forte q.b.
- rosmarino q.b.
- 1 foglia di alloro
- 1 cucchiaio di olio
- 1 bicchiere di vino rosso
- Sale q.b.
La preparazione inizia con l’accurata pulizia delle frattaglie, che vengono immerse in acqua per eliminare impurità e sangue. Dopo questa fase, le frattaglie vengono sbollentate per garantire un risultato eccellente.
In una padella ampia, si fa soffriggere strutto, olio e la carne precedentemente sbollentata. Aggiungendo il vino rosso e facendolo evaporare, si crea un fondo gustoso. Seguono il concentrato di pomodoro, la salsa di pomodoro, foglia d’alloro, rosmarino, peperoncino e acqua.
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L’elemento chiave è la lunga cottura, durante la quale la zuppa prende consistenza e sapore. L’obiettivo è ottenere una carne morbida che si taglia facilmente, arricchendo il brodo con la complessità dei sapori.
La zuppa di soffritto napoletano, così preparata, diventa un comfort food avvolgente, capace di riscaldare non solo il corpo ma anche il cuore di chi ha il privilegio di gustarla nei rigidi giorni invernali partenopei.