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Al Napoli bastano cinque minuti per demolire l’Inter, è tornato Super Reina!

napolinterAl Napoli bastano cinque minuti per demolire l’Inter di Pioli che si presentava al San Paolo come vero spauracchio dopo i fuochi d’artificio contro la Fiorentina di lunedì scorso. Gli azzurri, finalmente cattivi e concentrati dall’inizio, hanno espresso un buon calcio e segnato tre gol (Zielinski, Hamsik e Insigne) che non hanno lasciato scampo ai nerazzurri che sono stati letteralmente travolti dall’onda azzurra che ha macinato gran calcio sin dalle battute d’avvio del match. Un segnale importante in vista di quella che si presenta come la partita più importante dell’anno: martedì prossimo a Lisbona con il Benfica servirà il Napoli di stasera per andare avanti in Champions, poi dopo si proverà a risalire la classifica e a mettere il fiato sul collo alle avversarie.

E’ tornato il bel Napoli: nella serata dove tutto è andato bene un applauso va a Reina – finalmente decisivo come un tempo con grandi parate – e a Zielinski, autore quest’ultimo di una gara di spessore. Esordio per Rog che fa vedere i primi segnali di classe in un’organico che presenta davvero tante alternative. Speriamo che Sarri lo abbia capito una volte per tutte: non basta giocare bene ed affidarsi sempre agli stessi interpreti, per ottenere buoni risultati sulle tre competizioni ci sarà bisogno – da qui alla fine – dell’apporto di tutti. Adesso testa bassa e obiettivo Champions da ottenere in tutti i modi, si giocherà per due risultati, la speranza dopo stasera aumenta per andare avanti in tutte le competizioni da protagonisti!

Il San Paolo ricorda i Campioni: non c’è il pubblico delle grandi occasioni nonostante l’avversario (nobile decaduta) sia di quelli storici. Prima dell’inizio del match il minuto di raccoglimento ha commosso i trentacinquemila di Fuorigrotta per la tragedia della Chapecoense (“Di fronte alla morte non ci sono ne’ colori ne’ nazioni. Buon viaggio campioni” lo striscione esposto in curva B; fumogeni di color verde in curva A a simboleggiare la bandiera del Brasile). Koulibaly festeggia le cento presenze con il Napoli che scende in campo con la maglia bianca e la striscia azzurra, Sarri preferisce nuovamente Diawara per Jorginho e Zielinski per Allan per il solito centrocampo a tre completato da Hamsik. In difesa rientra Albiol, in attacco Insigne e Callejon ai lati di Gabbiadini.

Super Napoli con Zielinski ed Hamsik: gli azzurri partono finalmente col piglio giusto e spingono forte col piede sull’acceleratore costringendo l’Inter bassa nella propria sedici metri; la difesa nerazzurra appare abbastanza imbarazzante e balbetta parecchio tanto che in cinque minuti i ragazzi di Sarri ne approfittano bussando due volte proprio con due centrocampisti. Pronti-via, centoventi secondo sulle lancette, ed’ è già in vantaggio: splendida azione di prima finalizzata da Zielinski con un tiro preciso che finisce nell’angolino. Per il polacco si tratta del primo centro stagionale. Uno a zero ma azzurri ancora scatenati: raddoppia il Capitano (5′) dopo una discesa solitaria dalla sinistra – su assist di uno straordinario Zielinski – conclusa con un diagonale perfetto che non lascia scampo ad Handanovic.

Il Capitano fa 104: lo slovacco continua la scalata verso la gloria tra i fenomeni e raggiunge con la perla di stasera un certo Edinson Cavani con 104 reti (-11 dal record di Maradona). La formazione di Pioli appare provata e incapace di avere la scossa per riaprirla. Inevitabilmente la compagine di Pioli si scopre e lascia delle praterie al Napoli che ripartono con facilità senza trovare il tris per imprecisione o per mera sfortuna. Si rivede il miglior Napoli (complice una scadente Inter) e la partita rimane bellissima, giocata su alti livelli; Hamsik e Callejon sfiorano ancora il gol del tre a zero prima della mezz’ora, Reina salva in un paio di occasioni su Icardi e Brozovic (tentativi isolati e frutto di giocate individuali), Gabbiadini si muove meglio e al 35′ è sfortunato quando sulla sua potente conclusione di sinistro trova pronto Handanovic.

La chiude il Magnifico: l’Inter riparte a testa bassa e – complice la solita mentalità del Napoli che anche in difesa non butta mai la palla anche nei momenti di difficoltà – si affaccia pericolosamente dalle parti di Reina, senza però mai tirare in porta. Pioli manda in campo Eder ma per l’Inter la musica non cambia: è sempre e soli il Napoli a fare il bello e il brutto tempo con qualche leggerezza di troppo dietro (appoggi sbagliati) che per fortuna Icardi e compagnia bella non sfruttano. Ghoulam scalda i guantoni di Handanovic al 50′, un minuto dopo è Insigne (in mischia) a chiuderla con un sinistro perfetto che si infila imparabilmente in rete. In campo Giaccherini nell’ultima mezz’ora per Insigne, poi Maggio per Hysaj. Reina compie un vero miracolo su Candreva (65′) che dagli undici metri calcia a rete a colpo sicuro, la partita va avanti veloce con azioni da ambo le parti e rimane sempre avvincente.

Finalmente Rog: al 75′ Sarri manda in campo Rog (all’esordio ufficiale) e concede la standing ovation ad Hamsik, la testa comincia ad essere a Lisbona e il Napoli comincia a fare melina e abbassa i ritmi di gioco rimanendo pronto ad affondare nella difesa di burro nerazzurra. Reina mette ancora una pezza su un insidioso cross di Palacio (85′), il croato fa vedere buone individualità anche se dovrà giocare con continuità per mettersi al passo con i compagni, ma la base sembra davvero ottima. Zero recupero, la gara finisce sul tre a zero.

dal San Paolo Vincenzo Rea