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Anfield amaro, ma è sempre quel gol di troppo che taglia fuori il Napoli…

Una notte amara e dura da digerire. Come accadde qualche anno fa con il Chelsea, o come l’eliminazione a 12 punti con Benitez. Sarà difficile mandare giù il mancato accesso agli ottavi di Champions anche quest’anno, non tanto per la sconfitta ad Anfield che ci poteva stare, ma per come è andata a finire. Un gol di troppo incassato nel cammino europeo quasi perfetto da parte del Napoli di Ancelotti ha tagliato le gambe alle speranze azzurre, ha stroncato i sogni di gloria per una qualificazione che Mertens e soci avrebbero meritato ampiamente per quanto fatto vedere nelle precedenti partite. E’ chiaro che in sei tappe una giornata storta ci può scappare soprattutto su un campo terribile dove in pochi riescono a fare punti. La beffa sta nel fatto che bisognava evitare un solo risultato, si sapeva che l’1-0 avrebbe negato il pass per il grande sogno e alla fine 1-0 è stato con l’urlo di un popolo intero stroncato in gola al 93′ sul destro di Milik stoppato miracolosamente da Allison. Peccato, peccato davvero. Il Napoli stasera non ha giocato una partita brillante soprattutto per merito dei ragazzi di Klopp che ci hanno messo corsa e cattiveria agonistica, spingendo sulla difensiva gli azzurri che non sono squadra capace di gestire passivamente i match. Il gol di Salah una doccia fredda forse sull’unico errore di Ospina condizionato dall’errore di Mario Rui che insieme ad Hamsik è risultato tra i peggiori in campo. Ma alle volte anche quando non si meriterebbe sul campo la sorte regala quello che ti ha negato in precedenza. Non accade però mai alla formazione azzurra che negli ultimi anni ha masticato amaro per troppe volte venendo esclusa per differenza reti e per tanta sfortuna. Con Milik Zielinski e Ghoulam si è visto nel finale di partita una squadra diversa, capace di mettere addirittura all’angolo il Liverpool che è arrivato al triplice fischio finale con l’incubo del gol beffa. Ma la Dea Bendata probabilmente la scelta l’aveva fatta da tempo, già dalla sera d’esordio di Belgrado con i tre legni ad evitare il successo contro la Stella Rossa, o forse nel recupero a Parigi con la rete di Di Maria che scippò la meritata vittoria al Parco dei Principi. Senza dimenticare quel maledetto gol incassato al San Paolo proprio con la formazione serba che è risultato decisivo nella differenza reti condannando il Napoli all’uscita a pari punti con il Liverpool. Ma adesso è inutile deprimersi e pensare a quello che non è stato, gli azzurri hanno l’obbligo di giocare l’Europa League con la voglia e la determinazione per arrivare fino in fondo alla seconda competizione europea. Magari per provare ad alzare al cielo il trofeo, da stasera vero obiettivo di Ancelotti che alle coppe ci tiene eccome. In campionato la strada alle spalle della Juventus sembra tracciata, considerare le coppe (compresa la coppa Italia) con la giusta determinazione la missione di una squadra che ha fatto tremare due big che hanno dovuto sudare la qualificazione all’ultimo atto. Omore al Napoli e a questi ragazzi, ma guai a demoralizzarsi e a gettare la spugna. Si lotterà su tre competizioni per il resto della stagione!

Foto: rete internet