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Come nel 2013 – Il Napoli regala un tempo, la strada è in salita

Come nel 2013 – Il Napoli regala un tempo, la strada è in salita

Highbury Field è il luogo di ritrovo degli oltre tremila tifosi accorsi all’Emirates di Londra per la prima di due gare che possono valere una stagione intera. London calling, i napoletani non fanno mancare il loro sostegno alla squadra di Ancelotti. Ma sembra proprio un film già visto. Come quella gara nella fase a gironi di Champions League 2013/14, dove il Napoli di Benitez cadde sotto i colpi di Özil e Giroud. Approccio mentale e tecnico totalmente sbagliato degli azzurri, protagonisti di un primo tempo balbettante, plagiato dalle giocate del neo-juventino Aaron Ramsey e compagnia bella. Lacazette trova Maitland-Niles, appoggio comodo per l’accorrente gallese che non sbaglia all’altezza del dischetto degli undici metri. Il raddoppio londinese è nell’aria e si concretizza pochi minuti dopo con la conclusione mancina dell’ex Samp Torreira dal limite: Koulibaly devia inavvertitamente il pallone spiazzando l’incolpevole Meret. I partenopei faticano in ogni reparto, Insigne spreca una palla d’oro a pochi secondi dal duplice fischio. Una disfatta. Per cambiare l’inerzia della gara occorre che la guida azzurra trovi l’interruttore da riaccendere subito. La morsa napoletana diventa più consistente al rientro dagli spogliatoi, dove Ancelotti deve essersi fatto sentire: la fase difensiva sembra più lucida, il ritmo si alza, ma il colpo al cuore per i Gunners non arriva mai. Zielinski è troppo tenero. Il polacco si divora una rete che avrebbe reso più agevole il ritorno, l’Arsenal fa altrettanto (Meret è prodigioso in due occasioni). al San Paolo servirà una gara diversa. Totalmente.

NAPOLI

MERET 7: quello che più ha diritto di arrabbiarsi. Due gol subiti sui quali non ha colpe, due salvataggi da fenomeno su Maitland-Niles e Ramsey. Però alla fine lo tradiscono in tanti.

HYSAJ 4: macchinoso su Kolasinac, ingenuo su Aubameyang, poi si mette anche a perdere palloni pericolosi e sui due gol vaga disorientato. Un disastro.

MAKSIMOVIC 5.5: qualche crepa, per il resto si fa valere per qualche raddoppio e un paio di anticipi, di piede e di testa.

KOULIBALY 6: uomo di lotta e di governo, nel primo tempo è l’unico a salvarsi, nonostante la sfortunata deviazione che vale il raddoppio dei Gunners. Non si registrano errori nella ripresa, l’Arsenal è poco pericoloso nella sua zona.

MARIO RUI 4.5: non è serata da farsi strane idee offensive, perché Lacazette, soprattutto all’inizio, galleggia dalla sua parte. Trasuda insicurezza ogni volta che tocca il pallone.

CALLEJON 5: Zielinski ha più da fare di lui, potrebbe e dovrebbe attaccare con maggiore continuità la fascia: l’unica volta che va, serve ad Insigne un’occasione colossale.

ALLAN 5: alla vigilia ha ammesso con estrema sincerità di non essere al top. Sente la responsabilità della partita-chiave della stagione, forse è anche teso per questo. Mal supportato, poco preciso.

FABIAN RUIZ 4.5: appena può staziona in zona Maitland-Niles per non lasciargli mai palloni puliti: ci riesce solo a volte e lascia il Napoli orfano di ordine, idee ed anche ripartenze. In confusione.

82° YOUNES sv

ZIELINSKI 5: si è accorto quasi subito che in casa l’Arsenal concede poco o nulla, lui non è in gran giornata e si vede quando tutto solo spara alto un cioccolatino (l’unico) di Insigne.

MERTENS 5: né carne né pesce in quella posizione: aiuta poco, fatica a trovare spazi e gli manca l’ultimo spunto.

66° MILIK 5: più che provare a segnare, il polacco sembra sacrificarsi nel pressing alto. Dà una mano, ma non è la scossa che serve.

INSIGNE 5: inguardabile nel primo tempo: il momento è triste, l’occasionissima alla fine dei 45 minuti sta lì a testimoniarlo. Nella ripresa c’è sicuramente più impegno, collabora di più e mette in condizione Zielinski di segnare. Troppo poco, però.

82° OUNAS 5: Ancelotti lo butta dentro con Younes perché ha visto che l’Arsenal ha perso campo e sicurezza: missione fallita, perché al dunque si fa travolgere come gli altri.

ANCELOTTI 5: grinta e coraggio. Coraggio e grinta. Poco e niente. L’Arsenal ha meritato, mostrandosi più pronto ed esperto dei suoi ragazzi. Al ritorno servirà quel qualcosa in più, quel fattore europeo che spesso ha fatto la differenza nelle squadre che ha allenato.

ARSENAL (3-4-1-2) – Cech 6.5; Koscielny 6.5, Sokratis 5.5, Monreal 6; Maitland-Niles 7, Ramsey 7.5, Torreira 6.5 (77° Elneny 6), Kolasinac 6; Özil 6.5 (67°Mkhitaryan 6); Lacazette 6 (67° Iwobi 6), Aubameyang 7. All.: Emery 7.5.

Foto: Adam Davy/PA Images via Getty Images