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Destini incrociati – Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?

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Balotelli e il Napoli: l’ex enfant prodige assistito da Mino Raiola ritrova sulla sua strada la squadra che ama e odia per una serie di motivi, non solo calcistici

Mario Balotelli, per tutti (almeno fino a qualche tempo fa) più semplicemente SuperMario. Il ragazzone nato a Palermo da immigrati ghanesi quasi 27 anni fa (li compirà il prossimo 12 agosto), e che ad appena due anni è stato affidato alla famiglia bresciana che gli ha aperto le strade del successo, ritrova – nuovamente – la squadra che forse più di tutte il destino ha fatto sì che, tra le tante maglie collezionate in questi anni, non ci fosse realmente alcuna possibilità di trattativa a buon fine. L’attaccante, attualmente al Nizza, ha più volte lanciato segnali d’amore nei confronti della città e dei tifosi, tuttavia il club non se l’è mai sentita di affondare il colpo e “rischiare”. Ma facciamo un passo indietro: novembre di sei anni fa, Mario gioca nel Manchester City di Roberto Mancini e con un gol facile facile pareggia il vantaggio azzurro di Cavani. Poco male per il team napoletano, perché nella ripresa ancora il Matador partenopeo chiude la gara di Champions sul 2-1. Due stagioni dopo, Balotelli passa al Milan di Seedorf: sbaglia il suo primo rigore in carriera a San Siro, ipnotizzato da Pepe Reina. Poco dopo sigla un gran gol che non basta, però, a frenare la furia azzurra. Al ritorno al San Paolo, nel freddo febbraio 2014, sconfitta cocente e prestazione evanescente bagnate dalle sue lacrime una volta richiamato in panchina dall’allenatore olandese. Lacrime che fanno il giro del mondo (e del web): sono lacrime amare di chi avrebbe voluto spaccare il mondo e non c’è riuscito, pesanti lacrime di chi voleva stupire sotto gli occhi di sua figlia Pia (avuta dalla relazione con la showgirl napoletana Raffaella Fico). Lacrime che, come al solito, quando si tratta di lui, fanno discutere, e mettono (ogni volta) in discussione uno dei talenti più promettenti al mondo che nel corso degli anni non è riuscito mai ad esprimere appieno il potenziale riconosciutogli, offrendo un rendimento al di sotto delle attese. Da un anno a questa parte, i suoi occhi lucidi sono tornati a brillare di luce positiva, e il Mario francese sembra essere di nuovo Super: 17 reti in 28 gettoni alla prima stagione in Ligue 1 e un gol in questi preliminari di Champions, all’andata contro i lancieri dell’Ajax. I gironi della coppa con le grandi orecchie sarebbero il modo migliore per rilanciarsi, ma sulla sua strada c’è il Napoli, la città che gli riconsegnerà l’amore genitoriale e il club che gli riporterà alla mente serate da dimenticare. Ancora, si augurano all’ombra del Vesuvio.

foto: rete internet