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Die hard Empoli. Napoli sazio, toscani più convinti. Top e flop di Empoli-Napoli 2-1

Die hard Empoli. Napoli sazio, toscani più convinti. Top e flop di Empoli-Napoli 2-1

L’appetito vien mangiando, recita il proverbio. Al “Castellani” di Empoli il Napoli scende in campo per gustarsi un nuovo successo dopo l’abbuffata domenicale a Roma in vista della gara contro il Genoa e il doppio confronto con l’Arsenal di Europa League. Ebbene, è giusto abituarsi a pranzi luculliani, perché i tre punti portano fiducia. Naturalmente ci vuole lo stesso approccio avuto con i giallorossi per evitare sorprese. Apriti cielo! I toscani del redivivo Andreazzoli, che hanno già dimostrato a Torino contro la Juventus di essere duri a morire, trovano sulla loro strada un Napoli distratto, molle e rinunciatario e raccolgono tre punti fondamentali in chiave salvezza. Gara equilibrata in avvio, si fanno preferire i padroni di casa e Farias firma il vantaggio su deviazione di Zielinski, Caputo si divora il raddoppio. Sarà proprio il grande ex polacco, memore della sua esperienza in Toscana, a inventarsi il pareggio con un bolide da distanza siderale e a non esultare in segno di rispetto verso i suoi vecchi tifosi. Nella ripresa i partenopei provano a ritrovare smalto e brillantezza con gli ingressi di Fabian e Mertens, ma i toscani ritrovano il sapore della vittoria: decide Di Lorenzo sugli sviluppi di un corner del talento che fa gola ad Ancelotti, Bennacer. A pochi minuti dalla fine Farias ha l’opportunità di metterla in ghiaccio e chiuderla, ma la sua conclusione viene parata da Meret. Un errore che non inciderà sul risultato: il forcing campano si rivela sterile, fotografia di un match affrontato senza mordente. E appetito.

Napoli

Meret 6: alza bandiera bianca sul tiro velenoso con deviazione di Farias, si riscatta con due uscite prodigiose. Di Lorenzo lo beffa di nuovo, complice una difesa distratta.

Malcuit 5: quando il Napoli fatica dannatamente a far salire la palla, le sue omissioni di fascia sono gravi. Pasticcia a volte anche in chiusura. Ancelotti deve ritrovarlo.

75° Verdi 5.5: ha energie da spendere. Ma le spende in maniera innocua.

Koulibaly 5: assiste impotente all’azione che porta in vantaggio l’Empoli. Clamorosamente vulnerabile con Caputo.

Luperto 5.5: fa bene il compitino anche se non riesce a disinnescare la rabbia agonistica di Ciccio Caputo &co.

Mario Rui 6: timido anche lui in fase di spinta. Rispetto a Malcuit, combatte meglio senza palla.

Callejon 5.5: il capitano non ha cambio passo, ma mantiene con disinvoltura tutta la fascia.

Allan 6: fa legna in mezzo al campo ma raramente riesce ad infastidire la mediana empolese

Zielinski 6: dopo il gol, bellissimo, tante pause e qualche buona chance sprecata.

Younes 5.5: si propone spesso come punto di riferimento centrale a dare ordine e dribbling. Le sue serpentine, però, non mettono soggezione al team di casa ed esplode come una supernova.

58° Fabian 5.5: compleanno senza festeggiamenti. Entra per puntellare il centrocampo, compito che assolve senza sbavature né squilli particolari.

Ounas 4.5: indisponente per ciò che sbaglia. E sbaglia tutto. Non riesce a dare un senso al suo ruolo in questo Napoli.

58° Mertens 6: Ancelotti lo lancia nella mischia per dare la scossa. Ma il Napoli sembra non avere benzina e di palloni buoni dalle sue parti ne arrivano pochi.

Milik 5.5: primo tempo sofferto, anche se con molti alibi. Collabora al pari con la sponda per il connazionale Zielinski. Appare a intermittenza nella ripresa.

Ancelotti 5.5: i peccati di presunzione si fanno recidivi. Ma non suoi, ma di alcune individualità schierate nell’undici titolare. Si tratta sempre di un tecnico che fa miracoli, certo, anche se la sconfitta non può fargli dormire sogni tranquilli.

Empoli (3-5-2) – Provedel 6; Maietta 7, Silvestre 6.5, Veseli 6; Di Lorenzo 7.5, Traoré 7.5, Bennacer 6.5, Krunic 6 (41° Brighi), Pajac 6.5 (91° Antonelli sv); Farias 7, Caputo 7. All. Andreazzoli 7.5.

Foto: rete internet