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Flash Napoli, museruola a Quagliarella. Uno-due mortifero, record di Bati negato all’ex. Top e flop al San Paolo

Flash Napoli, museruola a Quagliarella. Uno-due mortifero, record di Bati negato all’ex. Top e flop al San Paolo

Azzurri straripanti dopo un periodo in chiaro-scuro e dopo la rovinosa sconfitta a San Siro sotto i colpi di Piatek. Un 3-0 alla sorprendente Samp dell’amato ex Fabio Quagliarella (a un passo dal battere il record di gol di Batistuta), che fa bene alla salute del Napoli. Soprattutto a quella di Lorenzo Insigne, che si sblocca dopo quasi due mesi. Apre le danze Arek Milik, dopo una magnifica azione orchestrata dal redivivo Hamsik e il sempre positivo Callejon; a Verdi il compito di chiudere il sipario con fare glaciale dal dischetto. La Samp corre, prova a pressare ma là davanti è inconsistente, grazie alla prova maiuscola di K2. Nel primo tempo la partita scorre via senza sussulti particolari e poi due minuti di ordinaria follia griffati Napoli per il 2-0 che chiude le ostilità della frazione di gara. Il canovaccio della ripresa sembra preferire i partenopei quali protagonisti senza intrecci e nessun deus ex machina dalle tinte blucerchiate. Anzi: Giampaolo potrà definitivamente strappare tutto il copione quando Simone Verdi, da poco subentrato ad Insigne, si presenta davanti ad Audero dagli undici metri dopo il tocco di mani di Andersen. 3-0 e dal San Paolo è tutto. Alla prossima.

NAPOLI

MERET 6: nessun intervento degno di nota. Vanifica qualche tentativo dalla distanza, nulla più.

HYSAJ 6.5: non ha licenza d’attacco, ma è disciplinato dietro. Impegno e coraggio per il soldatino albanese.

MAKSIMOVIC 6: gara molto generosa, attento a non cadere contro lo spauracchio Quagliarella, anche se qualche spavento al pubblico lo concede. Lo aiuta l’esperienza.

KOULIBALYY 7.5: un moto perpetuo. E alle doti fisiche unisce una classe cristallina. Il pubblico grida il suo nome al momento del rigore realizzato poi da Verdi. Non gli serviva il gol, comunque una spanna sopra tutti. Straripante.

MARIO RUI 7: sacrificio e concretezza, gamba, spinta e anche un buon tiro.

CALLEJON 7: annusa le difficoltà della difesa avversaria e la morde al momento giusto; nella prima frazione si “mangia” letteralmente il dirimpettaio Murru, che non riesce mai a fermarlo. E dai suoi piedi sono rifinite le prime due marcature azzurre.

ALLAN 6: polmoni, recuperi e chilometri macinati. Senza guizzi particolari, ma anche senza spazi regalati e con buona copertura della mediana.

HAMSIK 6.5: gamba lucida, fosforo e piedi delicati al servizio dei compagni. Gioca cento palloni senza sprecarne uno, apre praterie luminose. Bentornato, capitano.

73° DIAWARA 6: grande concretezza, spegne coi muscoli la voglia di rimonta doriana.

ZIELINSKI 6.5: mix di qualità e pericolosità. Sarà stato il suo ex mentore Giampaolo a rivitalizzarlo con i continui attestati di stima che gli ha riservato alla vigilia, sarà stata la fiducia di Ancelotti che sta credendo sempre più in questo ragazzo che deve acquisire autostima per esplodere definitivamente.

MILIK 6.5: come un condor dal primo pallone toccato, al secondo è già sentenza.

90° OUNAS sv

INSIGNE 6.5: tocchi di fino nello stretto, riprende confidenza con la rete che gli mancava dal 22 dicembre scorso. Piace per come fa salire la squadra e lotta su ogni palla.

83° VERDI 6.5: una sicurezza, in ogni senso. Ogni volta che viene chiamato in causa, fa la sua parte. Egregiamente.

ANCELOTTI 7: ordine tattico di primo livello, Napoli barocco e bizantino all’occorrenza, ritrova i gol di Insigne e i lanci illuminanti di Hamsik. Per il neo-nonno dei gemelli Lucas e Leon un bel regalo dalla sua squadra.

SAMPDORIA (4-3-2-1) – AUDERO 6; BERESZYNSKI 5.5, COLLEY 5.5, ANDERSEN 5, MURRU 5; LINETTY 5, EKDAL 5 (73° R. VIERA 5.5), JANKTO 5.5; RAMIREZ 5.5 (54° SAPONARA 6); DEFREL 5 (59° GABBIADINI 6), QUAGLIARELLA 6. All: GIAMPAOLO 6.

foto: getty images