Le graffe napoletane sono un dolce tradizionale della cucina partenopea, tipico delle festività ma buono per tutte le stagioni. Sia dai grandi che dai piccoli, con le varianti ripiene al cioccolato o ad altri gusti, non mancano le opzioni nella scelta. Di base salato ma dolce con zucchero nella versione originale o ripieno, è considerato una bontà anche dai turisti.
Che nei vari momenti dell’anno non sanno fare a meno di questo dolce mostrando un grande gradimento ed interesse. La ricetta antichissima e tramandata da generazione in generazione richiede una preparazione molto attenta e precisa per ottenere un prodotto perfetto. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio come si arriva a questo gustoso dolce.
Per ottenere il massimo dalla preparazione delle graffe napoletane, è importante seguire le istruzioni della ricetta con attenzione, soprattutto per quanto riguarda la fase di lievitazione dell’impasto. Inoltre, è fondamentale utilizzare ingredienti di qualità, come ad esempio il burro morbido e il lievito di birra fresco, per garantire un risultato perfetto.
Gli ingredienti e la preparazione delle graffe napoletane:
La versione di questa ricetta prevede l’utilizzo di farina 00, farina manitoba, lievito di birra fresco, latte, e burro. Ma anche zucchero, rum, acqua, sale e le scorze grattugiate di arancia e limone. L’impasto viene lavorato in una planetaria e poi fatto lievitare per 2 ore in un forno spento a 30°C.
Una volta che l’impasto è lievitato, viene diviso in palline da 70 g e modellato a forma di orecchie di coniglio. Le graffe vengono poi fritte in olio di semi di arachide, fino a quando non diventano dorate e croccanti. Dopo la frittura, vengono scolate su carta assorbente e spolverate con lo zucchero a velo.
Il risultato sono delle graffe morbide e leggere, con un sapore delicato e profumato. Perfette da gustare ancora calde, farcite con crema pasticcera o Nutella, oppure come dolce per una merenda o una colazione golosa. Questo dolce richiede un po’ di pazienza e cura nella preparazione, ma ripaga gli sforzi con un risultato goloso e appagante.
