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Il messaggio dalla Grecia…

referendum-680x365_cDalla Grecia un messaggio di speranza, l’ennesimo avvertimento ad una classe politica attenta non più alle popolazioni ma che resta servile solo ed esclusivamente alle banche e ai sistemi economici. Ancora una volta l’Ellade ci ha ‘aperto gli occhi’ facendoci capire che quando ad agire è la concreta volontà della gente si possono spezzare anche le catene imposte dai despoti d’Europa! Sia chiaro: i greci con il loro voto hanno in primo luogo cercato una via d’uscita ai loro problemi, alla pesante situazione in cui versa il Paese che ha bisogno di una sterzata per schivare il baratro che appare tuttavia ancora vicino. Hanno pensato a salvare la loro pelle ma allo stesso tempo, forse inconsapevoli di quanto stessero facendo, hanno lanciato a noi tutti una soluzione alle ‘austerità: se c’è la volontà tutto è possibile alle masse! Quella di ieri è stata una vittoria del popolo nuovamente tornato ad essere sovrano che ha ribadito nel referendum un secco ‘no’ alle pressioni e imposizioni delle banche e del duopolio europeo Francia-Germania. Il 60% dei greci (al voto il 65% degli aventi diritto) si è ribellato alla troika, al pesante giogo finanziario generato dal sistema creditizio e alla politica dell’austerity, e la vittoria di piazza Syntagma può adesso davvero rappresentare un punto di partenza anche per le depresse politiche degli Stati europei. Cosa sarà adesso della Grecia all’indomani dell’esito referendario e dello stesso Tsipras è difficile immaginarlo, ma con l’affermazione dell”OXI’ un segnale di speranza ha contagiato i popoli di tutto il continente. In Italia un referendum del genere non sarebbe mai accettato, la classe politica nostrana non permetterebbe in alcun modo di far prendere una decisione così importante alla gente probabilmente stanca della crisi e di far parte di un sistema (quello europeo) probabilmente obsoleto e vicino al declino e fallimento totale. Che si interroghino i nostri politici e prendano atto della situazione: ogni tanti basta avere il coraggio di adoperare gli strumenti di democrazia diretta in alcune scelte!

Foto: rete internet