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Il Napoli getta al vento altri due punti: con la Lazio Hamsik crea e Reina distrugge…

curva-bIl solito Napoli, che gioca un calcio a tratti spumeggiante ma che getta al vento altri due punti al San Paolo dopo aver dominato la gara con la Lazio che nell’unica conclusione in porta trova un gol incredibile su un clamoroso errore di Reina. Un vero peccato, stasera i ragazzi di Sarri avrebbero meritato di portare a casa l’intera posta nonostante l’andicap di giocare senza punta dopo l’infortunio di Milik. Con una punta anche modesta, la Lazio si sarebbe frantumata in un match che ha mostrato tutti i limiti del gruppo partenopeo: tanta fatica a mettere la palla in rete e alla prima disattenzione arriva la beffa con il gol regalato all’avversario di turno.

Vietato mollare: Adesso c’è il rischio che con questo ennesimo passo falso la zona Champions si potrebbe allontanare ancora di più, con le possibili vittorie di Juventus e Roma domani la classifica potrebbe essere ancora più brutta e amara. Per salvare il salvabile e continuare ad avere la speranza di rimanere incollati al treno di testa non bisogna mollare la presa e continuare fino a gennaio a limitare i danni senza attaccante. Purtroppo gli errori in fase di campagna acquisti adesso si stanno facendo sentire, c’è delusione perchè la squadra gioca e mostra buone trame di gioco ma se non si chiudono certi match poi si fa fatica a portare a casa le vittorie. Rimboccarsi le maniche e continuare a lottare a testa bassa senza fare calcoli e gestire i match: c’è bisogno di fare punti e mettere in cascina quanti più punti possibili, la società poi a gennaio dovrà trovarsi printa e rimediare a quel maledetto immobilismo estivo. Tradotto in parole povere: servirà un attaccante a tutti i costi!

La formazione: il tecnico toscano ha mischiato le carte e ha mandato in campo l’ennesima formazione diversa rispetto alle precedenti un po’ per necessità (fermi ai box Albiol e Milik), un po’ per scelte tecniche che avrebbero pouto garantire imprevedibilità di fronte ad un avversario ostico ed in palla come la Lazio di Inzaghi. Sarri ha rinunciato ancora una volta a Gabbiadini preferendo l’attacco leggero con Insigne Mertens e Callejon; centrocampo con Diawara Zielinski ed Hamsik; Hysaj Koulibaly Chiriches e Ghoulam davanti a Reina. Un turno di riposo, quindi, per Jorginho ed Allan apparsi non al meglio della condizione nelle ultime uscite.

Muro Lazio: nella prima frazione di gioco la Lazio ha pensato esclusivamente a non prenderle con la difesa a tre ben protetta da un centrocampo folto (spesso addirittura a sei con Keita a dar manforte in mediana) e il solo Immobile a svariare su tutto il fronte d’attacco. Il Napoli ha provato come sempre a creare gioco e a trovare lo spiraglio giusto ma è mancato sempre nell’ultimo passaggio o nella stoccata decisiva a turno con Mertens (che si è battuto ma proprio centravanti non è) Callejon e Insigne. Inzaghi ci ha visto lungo e ha bloccato tutte le fonti di gioco azzurre con marcature ad uomo su Diawara ed Hamsik ed’è riuscito nell’intento di aridire le giocate a ridosso degli attaccanti di Sarri che nelle poche volte che sono riusciti ad arrivare dalle parti di Marchetti si sono persi con la conclusione quasi sempre fuori dello specchio. Si è arrivati così all’intervallo con lo zero a zero di partenza e i portieri quasi inoperosi. Tanta mole di gioco in mezzo al campo con possesso sterile (oltre il sessanta per cento) da parte di Hamsik e soci, ma di pericoli seri la retroguardia laziale ne ha corsi pochi.

Non basta Super Hamsik: nella ripresa la gara è diventata bellissima con il Napoli a testa bassa alla ricerca del vantaggio e la Lazio pronta a ripartire. Ad ogni capovolgimento di fronte un azione gol, ma il vantaggio lo ha trovato il Napoli con un super gol di Hamsik (52′) che ha fatto tutto da solo seminando avversari e depositando il pallone nell’angolino lasciando di stucco Marchetti. Il Napoli però si è distratto e dopo due minuti la Lazio ha trovato il pari grazie ad un grossolano errore di Reina che si è fatto trafiggere su una conclusione tutt’altro che irresistibile di Keita (54′). Da quel punto è stato solo assedio azzurro con Hamsik padrone assoluto della scena e gli ingressi di Gabbiadini, El Kaddouri ed Allan che non hanno cambiato le sorti di ua gara che il Napoli ha gettato al vento nonostante il dominio assoluto del match.

dal San Paolo Vincenzo Rea