WebNapoli24 - WN24

La prova del 9

gabbiadiniLa prova del 9

Questo pezzo vuole essere un garbato escamotage per esorcizzare un problema che, ad oggi, ha davvero stancato. Anche a livello meramente concettuale, non solo epistemologico. La ricerca disperata ad una casella che ha impoverito lo scacchiere del silente Maurizio Sarri e che – di conseguenza – ha sbizzarrito addetti ai lavori (e non) con una sfilza di nomi papabili: uno screening certosino al prossimo numero nueve (lo spagnolo, in tal senso, non passa mai di moda), il centravanti di peso che sostituirà nell’immaginario collettivo e nel cuore dei tifosi azzurri Gonzalo Gerardo Higuaìn. Mettiamoci un punto però, in un senso o nell’altro. Con buona pace di tutti, Gabbiadini compreso.

BACCA E KALINIC – Il Napoli avrebbe già soggiogato – senza particolari sforzi – il placet di Carlos Bacca del Milan e Nikola Kalinic della Fiorentina, e se il club partenopeo volesse uno dei due potrebbe arrivare all’ombra del Vesuvio in dieci secondi, ma vengono entrambi considerati delle alternative.

ZAZA-GABBIADINI, CHE GINEPRAIO! – L’attaccante lucano della Juventus Simone Zaza, chiuso dall’abbondanza del pacchetto offensivo bianconero, è pronto ad incontrare la dirigenza del Wolfsburg, club tedesco che in passato mostrò interesse per lui. In caso di mancato accordo, i tedeschi sono pronti ad affondare il colpo su un loro vecchio pallino: Manolo Gabbiadini. L’attaccante azzurro era già stato trattato a gennaio dal Wolfsburg, che presentò a De Laurentiis circa 25 milioni per il cartellino di Gabbiadini; se l’affondo tedesco andasse a segno, il Napoli proverebbe a prendere Zaza (che preferirebbe rimanere in Italia e Marotta non vuole svendere o dare in prestito). Tutto un po’ complicato…

CAVANI BIS? – A Parigi c’è un profilo romantico che aspetta (aspetterebbe) un’offerta, che forse arriverà o forse no; ciò che è certo è che la Francia gli sta stretta. Questo signore ha un fastidioso pizzico alla gamba che gli impedirà di giocare non si sa bene sino a quando, e qualche settimana fa ha risposto picche anche al sondaggio di una squadra italiana dai tratti orientali comunicando che nel BelPaese preferisce (preferirebbe) un altro club, mostrandone un certo compiacimento. Come disse Goethe: “non sarà mai del tutto infelice chi può ritornare solo con il pensiero a Napoli”. Un ritorno gradito. Si vocifera che anche capitan Hamsik si sia prodigato in tal senso chiamando personalmente il suo ex compagno sudamericano. E poi, si continua a parlare dei rilanci da 40, 60, 70 milioni per Mauro Icardi.

L’INTER, MAURITO E LA MOGLIE MANAGER – Il giovane capitano dell’Inter è diventato nell’ultimo mese il tormentone estivo sulle spiagge italiane. Nelle radio, in tv, sui giornali e gli immancabili social: un refrain che – francamente – ha un po’ annoiato. Fossimo nel Napoli, cambieremmo strategia: non ha più senso incontrare l’entourage del calciatore per poi recapitare un’offerta al suo club d’appartenenza. Anche perché, detto sinceramente, non tutti gli intermediari sono all’altezza e spesso si rischia di fare una confusione tremenda. Wanda docet. Il Napoli deve proporre un prezzo all’Inter, con o senza contropartita tecnica. Ultimamente gira il nome del triste Insigne, dopo i sondaggi su Gabbiadini, gradito all’ex tecnico Mancini. Ormai non ha più senso incontrare la moglie-manager del 23enne argentino, come se si volesse saltare a piè pari quello che è lo step più importante. L’Inter continua a dichiarare l’incedibilità dell’attaccante. Pretattica? Bene, allora non ha più senso andare avanti. Wanda Nara si è promessa al Napoli spiegando di avere una promessa di Suning a far partire il suo Maurito, ma nulla si muove. E se fosse Lorenzo Insigne la chiave per arrivare a Icardi in uno scambio che sicuramente infiammerebbe questo finale di mercato?

IN GABBIA DA MANOLO – In una gabbia dorata, verosimilmente, c’è Manolo Gabbiadini, re senza scettro dell’attacco del Napoli, sorprendentemente felice e prolifico. Un solo interrogativo attanaglia le giornate dell’attaccante ex Samp, e si chiama Icardi; il dualismo con Milik non sarebbe un problema, ma se dovesse arrivare in azzurro il bomber argentino, rigetterebbe nuovamente Manolo nelle incertezze passate modificando la sua situazione. Qualcuno pensa sia compassato, a tratti scostante: in queste notti d’estate ha brillato di luce propria, scrollandosi le zavorre di un anno intero trascorso alle spalle di Higuaìn, diventandone ombra invisibile a muso lungo, nonostante l’immenso talento. Schierato centravanti, orfano da pressioni, il ragazzo si è liberato dall’etichetta di vice-Gonzalo, al netto di qualche dubbio sul ruolo: otto gol (e può aumentare il suo personale bottino stasera a Berlino nell’amichevole contro l’Hertha) per conquistarsi un posto che meriterebbe, per urlare “ci sono anch’io, abbiate fiducia in me”. Lo sa bene Sarri, e lo sa anche De Laurentiis, che rinuncerebbe a Gabbiadini solo se riuscisse a prendere un attaccante sulla carta più pronto: l’identikit porta (ancora) ad Icardi, l’unico che – secondo il patron – può sostituire un fuoriclasse come il Pipita. Ma siamo quasi a Ferragosto e una rincorsa così rischia di diventare problematica. Intanto Manolo Gabbiadini, re senza scettro di questo Napoli, continua a mandare segnali più che incoraggianti; sarà calcio d’estate, ma certi avvisi andrebbero colti. La sindrome da vice-Higuain è già un lontano ricordo.

foto: rete