WebNapoli24 - WN24

L’unica medicina è la vittoria, Milik guida i suoi con una stella cometa

L’unica medicina è la vittoria, Milik guida i suoi con una stella cometa

Vincere aiuta a vincere, anche soffrendo. Il Napoli non ha rinunciato a inseguire il suo sogno, anche se il distacco dalla Juventus appare consistente e difficile da colmare. Voltare subito pagina dopo l’amarezza Champions è imperativo categorico, la banda Ancelotti ha già stipulato un nuovo patto: giocare per vincere. Sempre. Se dopo la tempesta mediatica la truppa azzurra è ancora a galla molto lo si deve alla lucidità del suo capitano, che alza ancora il suo sopracciglio con la linea degli occhi rivolti all’orizzonte. Avere una squadra che possa tenere ritmi alti il più a lungo possibile (vuoi per una semplice gara, vuoi per periodi prolungati di stagione) è condizione fondamentale per arrivare senza fiatone al traguardo. Maran è un tipo tosto, bravo stratega e padrone del fortino cagliaritano, e rende pan per focaccia al suo illustre collega: la partita è per lunghi tratti speculare, tignosa, con occasioni da una parte e dall’altra. Ospina tiene a galla il Napoli, due frecce perforanti nella ripresa messe al servizio di un attacco in cui Arek Milik è riuscito, finalmente, a diventare punto di riferimento. Una di quelle partite che lasciano il tifoso palpitante e con la voce roca. La settimana che verrà sarà scandita da giorni di festa, luminarie che aspettano solo di essere accese, presepi e addobbi nelle vetrine. Al “Sardegna Arena”, un ragazzotto polacco si inventa una stella cometa che regala punti e maggiore convinzione ai suoi per il futuro.

NAPOLI

OSPINA 6.5: respinge ottimamente su Faragò e Farias, nonostante quest’ultimo fosse in netto fuorigioco. Padrone d’area, recupera certezze dopo la delusione di martedì scorso.

MALCUIT 6: parte titubante, poi si scrolla la ruggine di dosso e torna a galoppare senza soste, fino a quando Ancelotti lo richiama in panchina.

80° CALLEJON sv: esperienza al servizio dei compagni negli ultimi, concitati, minuti.

MAKSIMOVIC 6.5: si danna l’anima per far vedere al Napoli che non si sono sbagliati sul suo conto. Impegno e cuore.

KOULIBALY 7: i giocatori non sono motorini, eppure K2 non conosce fermate. Sempre in campo, (quasi) sempre bene.

GHOULAM 6.5: muore dalla voglia di riagguantare una carriera interrotta sul più bello, Ancelotti non glielo nega. Seconda gara consecutiva per l’algerino, propositivo e positivo e alla ricerca della forma top.

OUNAS 5.5: alterna ottime cose ad errori davvero marchiani. Protagonista di un passaggio arretrato sanguinoso che quasi non consente al Cagliari un clamoroso vantaggio. Si riprende, e poi si spegne ancora.

71° INSIGNE 6: sempre mobile e al servizio della squadra. Generoso nella coralità, impreciso al tiro.

DIAWARA 6: un paio di verticalizzazioni interessanti, galleggia nella sua zona che non palesa estrema lucidità.

62° MERTENS 6.5: un po’ l’ingresso della provvidenza, perché quando entra lui è tutto un altro Napoli. Si procura anche la punizione che contende a Milik e che decide la gara.

ALLAN 6.5: si dedica al recupero e alla pulizia di palloni sporchi, com’è sua abitudine.

ZIELINSKI 6: uno sprazzo. Talmente bello da vedere che sembra un fuoco d’artificio. Intermittente.

FABIAN RUIZ 7: un gioiellino che il suo allenatore coccola e si gode nelle sue mille sfumature. Tunnel, sterzate da top, dribbling e passaggi illuminanti. Creatività al potere.

MILIK 7: sembra essere guarito dal mal di gol. Tre gare consecutive con la sua griffe, in poco più di due settimane diventa il nuovo bomber azzurro. Vuole battere a tutti i costi quella punizione, la sente sua: fa bene. Prende anche una traversa che grida ancora vendetta.

ANCELOTTI 6.5: Partita molto tesa e sofferta, che si risolve solo nel finale grazie ad un calcio da fermo. Primo tempo povero di occasioni, perché Maran è maestro di tattica. I cambi hanno però fatto la differenza, mantiene il suo trend positivo contro i sardi che costa il primo ko casalingo del team dell’ex tecnico del Chievo.

CAGLIARI (4-4-1-1) – Cragno 7; Pisacane 6.5 (87° Cigarini sv), Klavan 6, Romagna 7 (80° Andreolli 5), Padoin 6.5; Faragò 6, Bradaric 6, Ionita 5.5, Barella 7; Joao Pedro 6.5; Farias 5.5 (69° Sau 6). All: Maran 6.5.

foto: laPresse