WebNapoli24 - WN24

Mertens e capitan Hamsik decidono il derby campano. Top e flop di Benevento-Napoli 0-2

Mertens e capitan Hamsik decidono il derby campano. Top e flop di Benevento-Napoli 0-2

Ci vogliono vittorie e nervi saldi per tenere a distanza (seppur minima) la Juventus, reduce dalla gara tennistica contro il Sassuolo, in gita a Torino. Politano compreso. Il Napoli non perde un colpo e da lontano incrementa il suo bottino di risultati utili consecutivi: con i tre punti di stasera, gli azzurri continuano la loro irresistibile cavalcata portandosi a casa il venticinquesimo sigillo in trasferta. Come si è potuto ben capire, il Napoli esce dal “Ciro Vigorito” di Benevento con una meritata vittoria. 2-0 il finale, dopo una gara condotta con astuzia e qualità dal team partenopeo, nonostante il buon piglio dell’undici di Roberto De Zerbi. La differenza di valori si fa sentire in breve tempo e, dopo appena 20 minuti – una traversa di Insigne e un’azione sciupata da Hamsik-, Allan trova l’imbucata per Mertens che controlla in area, alza la testa e supera Puggioni con un delizioso pallonetto. Lo stesso Dries, scatenato, sfiora il raddoppio poco dopo, colpendo una clamorosa traversa (sarà determinante la deviazione di Djimsiti). Possesso ipnotico del Napoli, Benevento che vede le streghe fino al duplice fischio del signor Di Bello. Pronti-via, ed ecco anche il 2-0 con capitan Hamsik, bravissimo a sfruttare un cioccolatino di Callejon. Il Benevento potrebbe beneficiare di un rigore per fallo di Koulibaly su Costa, ma l’arbitro annulla la massima punizione dopo un consulto col VAR. Tutto giusto, c’era un fuorigioco sannita non redarguito in precedenza. La partita scorre via, senza particolari sussulti: è il Napoli che può addirittura arrotondare il risultato con Callejon sul fotofinish, ma lo spagnolo manda a lato da ottima posizione. Poco male. Il mercato (non) è andato come andato, il margine con la Juve resta lo stesso e il Napoli continua ad esprimere il miglior calcio in Italia, con la tenuta della grande squadra.

NAPOLI

REINA 6.5: fa due vere parate, ma arrivano in momenti delicati e dunque valgono di più.

HYSAJ 6.5: contiene D’alessandro senza sudare e spinge.

ALBIOL 6.5: prova senza macchie, torna leader difensivo.

KOULIBALY 6: gara in altalena per il gigante senegalese. Dominatore difensivo, un po’ ingenuo in occasione del fallo da (non) rigore fischiato dall’arbitro prima che il Var facesse il suo dovere.

MARIO RUI 6.5: padrone della fascia, sempre più sicuro del ruolo in questo gruppo.

JORGINHO 6: il Benevento lo lascia giocare e un po’ ne paga le conseguenze. Gioca mille palloni, anche se non sempre è preciso. In diffida, Sarri gli concede la doccia anticipata in vista della Lazio.

79° DIAWARA sv: uno dei più giovani in campo, si impone per brio e tecnica, anche per pochi minuti.

ALLAN 6.5: è sempre dove deve essere e dove serve sia. Lo aiutano i suoi mille polmoni, senso tattico e piedi carioca.

HAMSIK 7: ispira, affianca le punte o arretra e sembra sparire, per poi ripresentarsi nel vivo del gioco. Con un’altra gemma, la 118esima, della sua strepitosa carriera azzurra.

70° ZIELINSKI 6: entra per aiutare e fa il suo.

CALLEJON 7: il motorino è sempre acceso, rumore di una zanzara difficile da scacciare per Venuti &co.: l’assist per Hamsik e tanto altro, chiude centravanti.

INSIGNE 6.5: non segna, ma è una pedina fondamentale nello scacchiere azzurro. Il gol lo meriterebbe anche, quel pallone al 14° che si stampa sulla traversa sarebbe degno di miglior sorte.

MERTENS 7.5: vede le streghe e diventa sentenza, il gol è un capolavoro balistico, un lampo che acceca in una gara davvero strepitosa. Peccato per il problema alla caviglia che lo costringe ad uscire anzitempo.

76° ROG 6: porta verve, si propone e rifinisce.

SARRI 7: la squadra gli va dietro. Con le idee chiare. Questo basta e avanza.

BENEVENTO (4-3-3) – PUGGIONI 6.5; LETIZIA 6.5, DJIMSITI 5.5, A. COSTA 5, VENUTI 5.5; SANDRO 6 (83° DEL PINTO sv), CATALDI 5.5, DJURICIC 6 (68° MEMUSHAJ 5.5); BRIGNOLA 5 (63° M. CODA 6), GUILHERME 6.5, D’ALESSANDRO 5.5. All.: DE ZERBI 6.

Foto: ERNESTO VICINANZA photographer