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Murale Osimhen, l’autore a WN24: “Ecco la reazione di Victor. In arrivo altri due giocatori”

Scritto da:
Vincenzo Rea

“Lavorare portando avanti parallelamente due passioni è il massimo della gratificazione per me”. Con queste parole piene di emozione ed orgoglio Paolo Petrarca, in arte Deor, ha raccontato in esclusiva ai microfoni di WebNapoli24 come è nata l’idea di dedicare un murale a Victor Osimhen, a Castelvolturno. Una carriera importante come graffitaro, l’artista napoletano è un gran tifoso della squadra di Spalletti.

Ecco così le due passioni che possono andare a braccetto: quella per la sua arte, definita street art, e quella per la squadra del cuore. Che ha regalato non solo a lui ma a tutti i tifosi azzurri sparsi per il mondo la gioia immensa della conquista del terzo scudetto. In queste settimane Paolo, 40enne della Pem Art di Napoli, è molto richiesto per il suo lavoro da artista.

Dopo il grande murales di Castelvolturno, che si trova in via Mezzagni, e che ha raccolto tantissimi consensi anche da parte della comunità africana che vede in Osimhen il nuovo Maradona, Deor sta lavorando ad una nuova opera, che tra pochi giorni sarà finita, e che riguarda un altro calciatore azzurro.

Murale Osimhen a Castel Volturno, parla l’autore

“In questo momento mentre parlo con te al telefono sto lavorando al nuovo murale, che mi è stato chiesto dalla moglie di un calciatore del Napoli. Tra 4-5 giorni sarà pronto, e potrò dire di chi si tratta e raccontare a webnapoli24.com tutti i retroscena”, esordisce così l’artista durante la telefonata.

Allora la prendiamo come una promessa Paolo, ci risentiamo a breve per il prossimo tuo lavoro?

“Sì, manca davvero poco alla conclusione, conto di finirlo a breve, anche perché c’è una scadenza e non posso andare oltre quella data. Ma vi dirò tutto tra pochi giorni”.

Ci racconti come è nata l’idea del murale di Castelvolturno? E perché hai scelto proprio Osimhen?

“L’idea è nata dalla volontà di Lello Ferrillo, proprietario del Flava Beatch di Castelvolturno, che ha voluto fortemente questo murale dell’attaccante del Napoli, che è diventato il simbolo di una tifoseria. Ma anche della comunità africana presente proprio nella città casertana. Se per i tifosi del Napoli Victor è un idolo, per i tifosi nigeriani ed africani in generale è un Dio. E’ come Maradona. Mentre portavo a termine il lavoro è stato emozionante e gratificante per me vedere quella gioia. Perché Osimhen è uno di loro che ce l’ha fatta”.

E’ bello regalare emozioni grazie al proprio lavoro, gratifica tantissimo anche perché non tutti possono dire di avere la tua stessa fortuna. 

“Sì, confermo. Anche perché io in questo momento mi sento doppiamente fortunato. Perché posso portare avanti lavorando due passioni. La prima è quella del dipingere, la seconda è quella di realizzare opere che raffigurano gli idoli della mia squadra del cuore. E soprattutto in questo momento così bello per noi, è straordinario poterlo fare”.

Come si scelgono le pareti per disegnare i murales? C’è bisogno di qualche caratteristica particolare?

“Diciamo che non siamo noi graffitari a sceglierle, ma sono i proprietari a proporcele. Noi poi valutiamo le condizioni dei muri, e nel caso ci sono dei lavori da fare le evidenziamo. Le opere possono avere la grandezza di 5-8 metri ma anche arrivare ai 20-30 metri. La scelta della location di Castelvolturno è stata geniale. Perché il murale è visibile anche da lontano, e si trova nell’area suggestiva dei laghetti artificiali. L’opera è diventata virale in pochissimo tempo”.

Ci sono stati tanti tifosi che sono venuti a visitare il murales. Anche Osimhen non ha resistito alla tentazione. Cosa ti ha detto quando lo ha visto?

“Victor è un giovane molto riservato, e quando è arrivato qui a vedere il murales c’era ovviamente tantissima gente. E’ stato difficile anche avvicinarlo per pochi secondi. Ma quando sono riuscito a scambiargli due parole ho notato tutta la sua emozione e l’orgoglio. Mi ha semplicemente detto ‘wonderful’ mentre veniva acclamato da tutti i tifosi”.

Oltre alla promessa sul murale che stai per completare, e che ci darai in esclusiva, quale altro lavoro ci puoi anticipare? 

“Ho in cantiere un altro murale, questa volta dedicato a Kvara (ma non si riferisce a quello citato in apertura, ndr), che realizzerò a breve nella zona di Pineta Mare. Quando poi comincerò a lavorarci vi darò tutti i dettagli. Volevo solo aggiungere che io di solito mi firmo con la sigla Pem Art, e non con Deor per mia moglie (Antonietta Magliano nrd) che ha sempre lavorato con me. Adesso che è impegnata con nostro figlio non mi affianca. Ma tanti lavori sono stati realizzati insieme”.

Paolo Petrarca col murale per Osimhen da lui realizzato

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Vincenzo Rea