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Il Napoli che verrà – Ounas già corre, Mário Rui fa le visite

Il Napoli che verrà – Ounas già corre, Mário Rui fa le visite

dimaroLa prima settimana di allenamenti a Dimaro Folgarida scorre via serenamente, dove gli azzurri allenati da mister Maurizio Sarri saranno in ritiro fino al 25 luglio. In Val di Sole il Napoli ha tagliato il nastro della settima stagione in Trentino, una stagione che si profila ad alto tasso emozionale, dopo il patto d’acciaio tra allenatore e giocatori per vincere qualcosa insieme. Con nuove frecce da aggiungere e qualche esubero da piazzare.

 

 

LA FRECCIA: CHIAMATEMI ADAM – 17ounasIl primo colpo estivo del club partenopeo si chiama Adam Ounas. Il calciatore ha già fatto ammattire tutti (addetti e non), e stavolta non per le sue serpentine ubriacanti, ma per la giusta pronuncia del suo cognome. Nessun francesismo, solo una piccola attenzione sul dittongo “ou” (si legge “u”) e un accento acuto sulla “a” che anticipa la “s”: Ounas si scrive, Unáss si legge. Svelato l’arcano sul cognome dell’algerino con cittadinanza francese classe 1996, andiamo un po’ a svelarne l’identikit, le caratteristiche tecniche, difetti e aspetti da migliorare. È un esterno offensivo duttile, che fino allo scorso anno ha giocato al Bordeaux, con cui ha giocato 30 partite in stagione. Il bilancio? 4 reti e 3 assist nei 1462 minuti in cui è stato schierato nel corso della stagione 2016/17. Quella appena trascorsa è stata la seconda stagione in prima squadra per Ounas, che si era fatto notare soprattutto nella seconda parte della stagione precedente, conclusa con 6 reti e 3 assist in 30 uscite stagionali. Un’ala di piede mancino, che può giocare indifferentemente sia a destra che a sinistra, e che proprio per questa sua duttilità è stato cercato dal Napoli: potrebbe essere un vicario perfetto sia per Lorenzo Insigne che per l’hombre biónico José Callejon. E, facendo le dovute proporzioni, Ounas ricorda anche un po’ il vecchio Mertens, prima che il belga diventasse centravanti affermato; basta guardarlo giocare per capire che è una vera freccia, capace di partire subito a velocità elevata e di allungarsi in progressioni da velocista. Come già accennato in precedenza, può giocare con la stessa pericolosità sia destra che a sinistra, grazie anche alla voce skills. Fin qui, quindi, il profilo ideale dell’esterno offensivo di cui mister Sarri è innamorato. Ma ora veniamo ai difetti e agli aspetti del suo gioco da migliorare: Ounas è troppo spesso innamorato del pallone, e in Francia non era raro vederlo tenere palla anche quando raddoppiato dagli avversari, cercando sempre e comunque la giocata ad effetto per saltare l’uomo. Visto e considerato il trattamento riservato da Sarri ai nuovi arrivati, dovrà lavorare parecchio per imparare da subito i movimenti e le dinamiche di squadra dell’allenatore azzurro per limare queste carenze tattiche. Dimaro sarà una buona palestra in tal senso.

IL PUPILLO DEL MISTER: CI VEDIAMO DA MÁRIO – ruiMário Rui è a Villa Stuart per sostenere le visite col Napoli; è prevista anche una risonanza magnetica al ginocchio che lo ha tenuto fermo diversi mesi la scorsa stagione, su richiesta esplicita del patron Aurelio De Laurentiis. Finalmente ci siamo: dopo l’improvvisa frenata di sabato pomeriggio, infatti, la società azzurra ha raggiunto un accordo definitivo con la Roma, che aveva tentennato un po’ sulle modalità di cessione. Il terzino mancino, vecchio pupillo di Sarri, arriva con la formula del prestito oneroso di 2 milioni e 250.000 euro, e l’obbligo di riscatto fissato a oltre 7 milioni. Stamane Rui quindi si è presentato nella nota clinica capitolina per le visite di rito. Un acquisto amarcord, quasi una promessa mantenuta dal vecchio maestro Maurizio Sarri al terzino portoghese, che tanto bene ha fatto alle sue dipendenze ad Empoli, ottenendo subito il suo placet. Ci vediamo a Dimaro, prima o poi.

SI VIENE E SI VA: DE GUZMÁN E I SUOI FRATELLI – de guzLa notizia era circolata con insistenza da diversi giorni, ma ora è arrivato anche il comunicato della società azzurra: “Il Napoli ha ceduto Jonathan De Guzmán all’Eintracht di Francoforte. Il centrocampista passa al club tedesco a titolo definitivo”. Il nazionale belga lascia così, dopo appena una stazione azzurra (36 presenze e 7 reti con il Napoli) e due in prestiti (Carpi e Chievo), il club partenopeo. Senza rimpianti, da ambo le parti. Con Rui in arrivo, Ivan Strinic è il primo indiziato a lasciare il Napoli, visto anche il sovraffollamento sulla corsia mancina; pare ormai segnato il futuro del biondo croato classe ‘87, che è cercato sempre con maggiore insistenza dal Galatasaray del connazionale Igor Tudor, attuale tecnico del club turco. Capitolo attaccanti in esubero: tutti gli indizi portano Duvan Zapata al Torino. L’entourage dell’attaccante colombiano ha confidato di una trattativa in stato avanzato col club di Cairo e il Napoli non ha smentito, anzi ambienti vicini alla dirigenza ribadiscono il concetto: il centravanti sudamericano il prossimo campionato giocherà con la maglia del Torino. Lui ha già sposato il progetto Toro, anzi vuole solo i granata per ripartire dopo la bocciatura azzurra e il parcheggio biennale ad Udine. La società di Urbano Cairo gli ha offerto un quinquennale da 1 milione (a salire) a stagione e ha presentato agli azzurri un’offerta che persone vicine a Zapata giudicano molto importante, congrua con la valutazione della punta classe 1991: 18 milioni più 2 di bonus. Una cifra che si avvicina notevolmente ai 25 milioni pretesi da De Laurentiis e che – salvo frenate dell’ultima ora – porterà alla fumata bianca tra le parti. Vicini ad un addio anche Jacopo Dezi, che ha tante pretendenti in A e B, Maiello, Luperto e Leandrinho (è sempre vivo l’interesse del Parma, che punta il brasiliano in prestito secco). Il Napoli conferma Pepe Reina, per ora senza rinnovo, e solo il faccia a faccia con il presidente De Laurentiis metterà un punto sulla vicenda; la volontà del Napoli è di affiancargli un portiere di livello già pronto e adeguato per fare le sue veci: Leno, Rulli, Karnezis, Perin i nomi più gettonati.

 

foto: rete internet