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Passaggio a Nordest – Il Napoli ha fiducia e sa soffrire. Top e flop di Udinese-Napoli 0-3

Passaggio a Nordest – Il Napoli ha fiducia e sa soffrire. Top e flop di Udinese-Napoli 0-3

Una notte brillante. Dopo la sosta, il Napoli doveva battagliare sul fronte orientale per approfittare del mezzo passo falso della Juventus nel tardo pomeriggio. Con addosso la pressione di chi non può e non deve fallire: gli scudetti si vincono o si perdono in queste tappe intermedie. Pur soffrendo. Alla Dacia Arena di Udine è la prima gara di un ciclo intenso tra campionato e Champions League, il calendario impone uno studio scientifico per dosare le forze e le gambe hanno bisogno di smalto e lucidità. È la prima volta senza Insigne, Ancelotti ridisegna l’attacco: Mertens e Milik fanno coppia insieme. Uno attacca la profondità, l’altro gioca sul corto. Il jolly Simone Verdi si infortuna al primo scatto, Ancelotti pesca dal cilindro Fabian che, appena entrato, supera Scuffet con un destro all’incrocio. I friulani vanno vicini al pari con Lasagna e Pussetto. Milik rischia il rosso diretto per un fallo su de Paul, Mariani gli conferma il giallo dopo il consulto col VAR. La seconda frazione vede la squadra di Velazquez più propositiva, con De Paul sugli scudi. Ma è ancora il Napoli a colpire, con Mertens e il pronto Rog; espugna Udine e accorcia le distanze dalla Juventus, ora a meno quattro. Ancelotti non cala gli uomini in un vestito rigido, ma costruisce un vestito addosso agli uomini (sempre diversi) che manda in campo ogni volta; azzecca tutti i cambi, Ruiz e Rog ne sono la dimostrazione vivente. Il suo Napoli ha la forma dell’acqua: si adegua alle esigenze. Così, quelli che un tempo venivano definiti rincalzi, si riscoprono pedine preziose che assicurano freschezza e durata. La corsa non è finita.

NAPOLI

KARNEZIS 6: accolto dall’ovazione dei suoi vecchi tifosi, sta raccogliendo consensi anche dai nuovi sostenitori con buone prestazioni; bravo in due tempi su Lasagna (al minuto 22) lasciato libero da Albiol, devia d’istinto a fine primo tempo su Pussetto. Si allunga bene su Samir a fine partita.

MALCUIT 6.5: spunti importanti, scatti di livello. Uno su tutti, quello che vale il rigore dopo il tiro smorzato di Callejon e il tocco di mano di Opoku. C’era una volta un oggetto misterioso, che ora non solo ha un nome, ma pure un rendimento costante.

ALBIOL 6: l’ammonizione nel primo tempo lo condiziona, anche se è battagliero con Lasagna, al quale risponde sempre a muso duro.

KOULIBALY 6: un intervento, ma determinante: mette il muro su Lasagna ben imbeccato da De Paul, vale come un gol. Stakanovista e bravo a non cadere nella trappola della diffida.

HYSAJ 6.5: guarda fisso uomo e palla, poi anticipa. Meno tecnica del collega di reparto, ma tanta volontà. Buona prova per l’esterno albanese, riproposto a sinistra.

ALLAN 6.5: gran lavoro di “rottura” e chiusura su chiunque. De Paul è cliente rognoso, lui regge l’urto. Fa diga e manovra, solito guerriero della mediana.

ZIELINSKI 6: occasione ghiotta alla mezzora, primo tempo scialbo. In crescita nella ripresa, con tanta voglia di spaccare il mondo. Il fisico lo rende attaccante aggiunto pericolosissimo.

84° ROG 6.5: un, due, tre: gol. A meno di un minuto dal suo ingresso, mette il sigillo alla partita con un destro sul primo palo che coglie impreparato Scuffet. È sua la rete più veloce di questa serie A da parte di un subentrato.

CALLEJON 6.5: capitano per una sera, José multitasking è uno scrigno. Gioca ovunque, con il solito – esagerato – coefficiente di utilità.

VERDI sv: problemi al primo (e unico) scatto della partita, lascia il posto al migliore della partita.

dal 3° FABIAN RUIZ 7: l’hidalgo andaluso ha l’identikit del centrocampista box to box, giocatore che attacca e difende da un’area di rigore all’altra. Poliedrico, anomalo, determinato. E determinante.

MERTENS 6.5: esecuzione perfetta dagli undici metri. Raggiunge Altafini e Higuain a 71 reti nell’olimpo dei goleador. Confeziona anche l’assist per Marko Rog. Tutto in un quarto d’ora.

MILIK 5: rischia la sentenza fredda della VAR dal consulto arbitrale dopo un fallo fuori tempo su De Paul, il signor Mariani gli conferma il (giusto) giallo. Qualche scambio (bell0), qua e là. Niente di più.

dal 74° HAMSIK 6: il totem slovacco garantisce palleggio e scambi corti.

ANCELOTTI 7: da quando allena il Napoli sembra davvero ringiovanito. Ha recentemente dichiarato che all’ombra del Vesuvio sta da dio, ha trovato un calore che davvero lo riscalda e gli dà linfa e stimoli. Di sicuro, ci sarà da divertirsi con il suo Napoli. Meno perfetto del precedente, ma più accessibile ai rincalzi e preparato ai suoi colpi di genio.

UDINESE (3-5-2) – SCUFFET 6; TROOST-EKONG 5 (34° OPOKU 5), NUYTINCK 5.5 (87° WAGUE sv), SAMIR 5; BEHRAMI 6 (68° BARAK 6.5), FOFANA 5.5, MANDRAGORA 5.5, PUSSETTO 5.5, STRYGER LARSEN 5; DE PAUL 7, LASAGNA 5.5. All: J. VELAZQUEZ 6

 

Foto: ANSA/STEFANO LANCIA