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Tanto tuonò che piovve. Esordio amarissimo per Gattuso, il fattore M non basta

C’era tanta attesa prima di questa gara. Un ambiente sovraccarico, quasi trentamila anime in quel di Fuorigrotta per vedere il nuovo Napoli di Gattuso: il nuovo (vecchio) modulo, rinnovati stimoli per i calciatori che indossano anche una divisa radicata nelle municipalità della città con la Kombat District griffata Kappa. L’esordio di Rino, però, non parte sotto una buona stella. L’opera di Ancelotti è rimasta incompleta, lo scudiero fedele di mille battaglie eredita una squadra che – nella follia di un autunno con strascichi pesanti – continua nel suo periodo nero. Il Parma sbanca il San Paolo, esordio rovinato. I ducali passano in vantaggio al quarto con Kulusevski, favorito da un errore di Koulibaly. Da quel momento in poi il Parma si chiude in difesa e cerca di fare male in ripartenza, rendendosi spesso pericoloso. Il Napoli arriva con grande facilità in area avversaria, ma le parate impegnative per Sepe sono davvero poche. Sul finale di primo tempo rigore assegnato e poi revocato per i padroni di casa. La seconda frazione segue il plot della prima parte, con gli uomini di Gattuso a tenere il possesso, cercando il pareggio in tutti i modi. Il gol arriva con Milik all’ora di gioco, con pregevole colpo di testa su cross del neo entrato Mertens. Il Napoli non si accontenta e si riversa nella metà campo avversaria alla ricerca del gol vittoria, rischiando però ad ogni contropiede avversario: è proprio su una ripartenza che arriva il gol di Gervinho (ben assistito da Kulusevski) del definitivo 1-2. Nel prossimo turno il Napoli cercherà di tornare alla vittoria sul campo del Sassuolo.

NAPOLI (4-3-3):

Meret 6.5: sicuro, senza paura. Prodigioso. Ma se concedi tre occasioni di platino a Gervinho e ne sbaglia due, alla terza… sappiamo com’è andata.

Di Lorenzo 6: non fa sfracelli, ma macina chilometri e appoggi all’assalto al Parma.

Manolas 6: un paio di vuoti, poi recupera e diventa indispensabile per la difesa azzurra.

Koulibaly 4: la frittata su Kulusevski, l’infortunio. Tutto in un amen. (6° Luperto 5.5: tiene a bada gli avanti ducali come può, ma la velocità non è il suo forte.)

Mario Rui 5: quando mette la testa fuori è timido, in difesa balla parecchio.

Fabian 4.5: fastidioso, fuori fase. Sotto ritmo, poco filtro.

Allan 5.5: Gattuso gli dà le chiavi del centrocampo, lui giostra palloni alla buona, anche se la manovra non è fluida. (63° Mertens 6.5: giusto il tempo di mettere piede in campo che si libera di due avversari e arriva al cross, perfetto, per la torsione di Milik che insacca di testa)

Zielinski 5.5: prestazione di grande sostanza, consuma tutta la verve quasi subito però.

Callejon 5: non azzarda la profondità, perché preoccupato dalle scorribande dei centometristi crociati. Fa bene a preoccuparsi, ma non è mai incisivo.

Milik 7: centravanti, rifinitore, goleador. Da solo atterrisce la difesa parmense. Una spanna sopra tutti.

Insigne 4.5: l’impegno non manca, per carità, ma ha sulle spalle degli errori clamorosi. Generoso, ma il suo lato è quello debole.

(79° Lozano sv)

All. Gattuso 5: parte male la sua esperienza sulla panchina del Napoli, anche se la squadra ha mostrato sprazzi di bel gioco e non avrebbero meritato la sconfitta. Tuttavia, ciò che manca è l’equilibrio: ogni ripartenza dei crociati ha fatto tremare l’intero San Paolo. Kulusevski e Gervinho lo accompagneranno anche stanotte.

PARMA (4-3-3): Sepe 6.5; Darmian 6, Iacoponi 6, Bruno Alves 6.5, Gagliolo 6.5; Hernani 6, Brugman 6, Barillà 6.5 (66° Grassi 6); Kulusevski 7.5, Cornelius 5.5 (17° Sprocati – 78° Gi. Pezzella sv), Gervinho 7.5. All. D’Aversa 6.5.