WebNapoli24 - WN24

ZIELINSKI ROMPE L’INCANTESIMO, MERTENS RIBALTA E BATTEZZA ROG. TOP E FLOP DI NAPOLI-ATALANTA 3-1

ZIELINSKI ROMPE L’INCANTESIMO, MERTENS RIBALTA E BATTEZZA ROG. TOP E FLOP DI NAPOLI-ATALANTA 3-1

Quattro su quattro. Il massimo possibile dopo una prima tornata da urlo. Serviva lo sforzo finale: per chiudere a punteggio pieno il primo segmento stagionale, il Napoli doveva cancellare l’incubo dello scorso campionato, l’Atalanta, unica formazione ad aver battuto gli azzurri due volte, senza neanche aver subito un gol dall’attacco più produttivo della massima competizione nazionale. Motivo in più per aiutare Sarri a caricare questa partita che giunge al termine di due settimane chiave per il prosieguo della stagione, con l’approdo ai gironi di Champions in barba a Balotelli e il successo all’esordio in campionato sul campo ostico del Verona; in una Napoli da controesodo grazie al pallone, e un San Paolo dal colpo d’occhio di oltre trentamila tifosi. E Reina? Dopo la bufera creata dalla super offerta del PSG e il placet del portiere azzurro, la tifoseria ha coccolato il suo beniamino con il solito incitamento ed il calore raddoppiato. La gente di Napoli crede in lui, leader dello spogliatoio e della città, e si aspetta di vederlo in campo, sempre. Ma andiamo al dunque. Come detto, c’era un conto in sospeso con la Dea e l’occasione, insomma, è molto giusta: sia per regolare questioni, sia per mettere un punto esclamativo alla marcia verso il sogno dell’intera città. Dopo una partenza decisa del Napoli, il gol al quarto d’ora di gioco di Byan Cristante rimescola le carte in tavola e tutte le belle parole affermate in precedenza. La difesa di Gasperini ha lasciato poco spazio agli attaccanti del Napoli, con museruola annessa a Mertens. Kryptonite azzurra griffata Gasp: intensità del pressing e marcatura uno contro uno in mediana per impastare il fraseggio napoletano per dare il via a ripartenze rapide per smascherare difetti di posizionamento della linea difensiva. Napoli, che continua a non esprimere il suo calcio ad inizio ripresa, l’Atalanta gongola. Ma un arcobaleno nella nebbia tattica del gioco partenopeo è la rete di Zielinski che – dopo uno stop di petto – trova un magnifico destro dal limite che toglie le ragnatele dalla porta difesa da Berisha. Una magia che servirà per caricarsi ed accendersi. Altra atmosfera altra azione spettacolare degli azzurri: duetto Allan-Insigne che serve Mertens che di piattone mette dentro. Uno-due degli azzurri in meno di 10 minuti. Quarta vittoria consecutiva espletata in quattro tocchi. Quattro. Maggio, Callejon, poi Mertens, rifinizione per Rog che in corsa non può sbagliare tutto solo davanti alla porta. 3-1, giochi chiusi.

NAPOLI

REINA 6.5: corrispondenza di amorosi sensi di foscoliana memoria. Accolto dal boato del San Paolo. Qualche uscita rischiosa, ma efficace. Sul gol non può nulla. Che senso ha andare al “Parco dei principi” quando poi, in questo stadio, è un re?

MAGGIO 6: leggerino su Cristante in occasione del gol atalantino, un po’ arrugginito nel complesso e con un cliente tosto da gestire. Sufficienza al grande professionista che è.

ALBIOL 6.5: eleganza nello spazzare l’area come si faceva un tempo.

KOULIBALY 6 fisicità straripante, non c’è superlavoro e non tradisce.

GHOULAM 6.5: esalta il pubblico con la sua esplosività: anticipa altissimo, riparte palla al piede e combina con Insigne con grande affinità.

JORGINHO 6: contiene bene e sbaglia poco. Però soffre la velocità bergamasca che quasi lo manda al manicomio. Regia un po’ scolastica.

Dal 66° DIAWARA 6.5: bravo, soprattutto quando entra a partita avviata. Corre bene e si conferma abile tecnicamente e generoso nell’aiuto ai compagni.

ZIELINSKI 7: trova pane per i suoi denti con il centrocampo atalantino. Fatica per buona parte della gara, poi si inventa il gol che regala nuova linfa ai suoi e permette di ribaltare la partita.

Dal 75° ROG 6.5: segna di sinistro, e premia la decisione di Sarri di inserirlo a partita in corso. Se lo merita, crescita esponenziale per il croato discepolo di Modric.

HAMSIK 5.5: qualche tentativo di pungere. Ma con vaghezza. I due passaggi a Mertens nella prima frazione sono opera sua, ma non dà la scintilla.

Dal 58° ALLAN 7: tappa molti buchi, dà anche un po’ di brio ad un Napoli che quasi bivacca nell’anonimato. Carro armato.

CALLEJON 6.5: intrappolato da Toloi, prende le misure nella ripresa e si diverte come un matto.

INSIGNE 6.5: fa grande densità sulla sua corsia, crea scompiglio nella difesa di Gasperini, ma non trova il giusto colpo da biliardo.

MERTENS 7: assesta la randellata giusta, quella che ribalta i giochi. Soldato fedele del mister, che da bordo campo gli grida di partecipare di più all’azione. Quindi la rifinitura a Rog: detto, fatto. Ufficiale gentiluomo.

SARRI 7.5: negli spogliatoi ha toccato i tasti giusti. Erano tornati vecchi fantasmi. Il suo Napoli non riusciva a sviluppare il solito gioco, Atalanta ordinatissima nelle distanze e nello spegnere sul nascere le ripartenze azzurre. Zielinski poi pesca il jolly e la squadra addirittura si impone con merito. Mago dei sogni.

ATALANTA (3-4-1-2) – BERISHA 6; TOLOI 6, PALOMINO 5.5, MASIELLO 6.5; CRISTANTE 6.5 (63° KURTIC 6), FREULER 6.5, HATEBOER 5.5 (80° CORNELIUS sv), GOSENS 6; ILICIC 6; “PAPU” GOMEZ 6, PETAGNA 5 (46° DE ROON 6). All: GASPERINI 6.

 

foto: rete internet