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Solo fischi al San Paolo. Koulibaly mura chiunque, Zielinski timido. Top e flop di Napoli-Dynamo Kiev 0-0

sarriSolo fischi al San Paolo. Koulibaly mura chiunque, Zielinski timido. Top e flop di Napoli-Dynamo Kiev 0-0

Niente da fare. Il Napoli si gioca la qualificazione al da Luz di Lisbona il prossimo 6 dicembre, dopo lo scialbo pareggio interno contro l’ultima (e matematicamente fuori dai giochi) Dynamo Kiev. Uno 0-0 senza attenuanti: gli azzurri stanno vivendo il periodo peggiore della gestione Sarri; una squadra sfibrata, stanca, a tratti sfiduciata. Nonostante una buona mole di gioco creata, il gruppo azzurro paga una condizione psico-fisica che non è delle migliori e la poca concretezza del tridente con le punte arrotondate. Servivano tre passi decisivi verso gli ottavi, arriva un brodino da questa fredda serata di novembre. Unica nota lieta è che nulla è compromesso: per Hamsik e compagni basterà un punto nella trasferta contro il Benfica per avere la certezza matematica della qualificazione. Con buona pace dei critici. E dei fischi.

NAPOLI

REINA 6: zero tiri, o quasi, un solo pericolo dopo un pallone non trattenuto in area. Serata in totale relax.

HYSAJ 6: partita senza smagliature per l’albanese. Rischia un po’ troppo con un liscio di cresta in area nella ripresa, ma sbroglia alla grande.

RAUL ALBIOL 6: bravo a controllare la scarsa velleità delle punte ucraine e abile nel gioco d’anticipo. Buon ritorno per l’ex Real.

KOULIBALY 6.5: una pantera che sguazza leggiadra nel deserto dei tartari. Si prende qualche rischio, ma è sempre attento dietro.

GHOULAM 5.5: più sotto pressione rispetto al compagno di corsia Hysaj, perché gli tocca Yarmolenko. Non rischia granché, ma il suo apporto è quasi nullo. Batte un infinito numero di corner, tutti bruttini a dire il vero.

DIAWARA 6: primo tempo sufficiente, ripresa così così, con alcuni passaggi a vuoto che non gli sono abituali.

ZIELINSKI 5: giocatore intelligente, che legge sempre in anticipo situazioni ingarbugliate. Il suo apporto, tuttavia, è poco ispirato. Troppo timido.

dal 78° ALLAN 6: il silicone del centrocampo azzurro, tappa in maniera ermetica tutte le crepe della stanca linea mediana del Napoli.

HAMSIK 5.5: Yarmolenko gli fa girare la testa con le sue sgroppate sulla sua fascia di competenza. Lo contiene discretamente in verità, ma sacrifica la sua verve estrosa per quasi tutto il match.

CALLEJON 6: tocca meno palloni del solito, non punge mai in avanti. Ma neppure un talento come lui può giocare sempre a mille all’ora.

INSIGNE 5.5: poco fantasioso. Comincia benino, poi sparisce dopo un paio di tiri morbidi e comodi per i guantoni di Rudko.

dal 66° GABBIADINI 6: poco meno di mezz’ora in campo, sostenuto dagli applausi del San Paolo. Si fa subito notare per un paio di conclusioni insidiose verso la porta di Rudko, non è fortunato. Ma generosissimo.

MERTENS 6: dà sempre la sensazione di poter spaccare il mondo con le sue serpentine ubriacanti, ma da centravanti è un fuoco… di paglia. Sfoga la sua frustrazione con qualche tiro fiacco.

dall’86° GIACCHERINI sv

SARRI 5: non è il suo miglior Napoli e si vede dal ritardo in alcune giocate e dalla difficoltà di concludere le occasioni create. Squadra vittima e carnefice di se stessa. Bisognerebbe andare nelle viscere di un malessere che viene da lontano. Da fine luglio, probabilmente.

 

DYNAMO KIEV (4-4-2) – RUDKO 6.5; MAKARENKO 6.5, VIDA 6, CHACERIDI 7, MOROZJUK 6; RYBALKA 6, TSY GANKOV 6 (60° GONZALEZ 6), GARMASH 5.5, SYDORCHUK 5.5 (67° ORIKHOVSKYY 5.5); YARMOLENKO 6, BIESEDIN 5 (81° J. MORAES sv). ALL: REBROV 6.

 

foto: rete internet