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Allan dà la scossa, harakiri Sassuolo. Top e flop al Mapei Stadium

“Vincere non è tutto, è l’unica cosa”, dichiarava Russell Crowe nelle vesti di Max Skinner ne “Un’ottima annata”. Due mesi di astinenza, due mesi di agonia. Una gioia arriva dalla via Emilia: all’ultimo secondo utile, Obiang abbatte il suo Sassuolo al Mapei Stadium e premia un secondo tempo di grande carattere della banda Gattuso. Frazione sontuosa del Sassuolo che esprime un ottimo calcio, Traoré firma un vantaggio meritato e balla sulle ceneri di un Napoli frastornato. Partenopei in evidente difficoltà, squadra completamente sfaldata. Al minuto 57 la magia: Zielinski in verticale, velo magico di Milik, Allan riesce a girarsi al limite e di destro batte Pegolo. Gli azzurri si risvegliano, i neroverdi crollano, Callejon colpisce una traversa e si vede annullare un gol dal VAR e poi un’autorete di Obiang all’ultimo respiro sugli sviluppi di un corner regala il ritorno alla vittoria dei partenopei in Serie A dopo otto turni disgraziati. Non sarà stata un’ottima annata, ma almeno da Reggio Emilia arriva una caramella dolce in vista del nuovo anno.

Allan dà la scossa, harakiri Sassuolo. Top e flop al Mapei Stadium

SASSUOLO (4-2-3-1): Pegolo 7; Muldur 6, Marlon 6.5 (6° st Romagna 5.5), Peluso 5, Kyriakopoulos 6.5; Obiang 6, Locatelli 7; Duncan 7 (19° st Djuricic 6), Traoré 6.5, Boga 5 (38° st Magnanelli sv); Caputo 5.5. Allenatore: De Zerbi 6.5

NAPOLI (4-3-3):

Meret 6: il gol sembra evitabile, poi si esalta sui tiri da fuori del Sassuolo e gioca d’anticipo in un paio di situazioni sanguinose.

Di Lorenzo 6.5: uno dei pochi a distinguersi dall’apatia generale della prima frazione, ripresa da centrale con ottima lettura delle situazioni e discreta concretezza.

Manolas 6: si dà da fare con raziocinio e lucidità, con buoni anticipi.

Luperto 5.5: una piccola sbavatura sul gol di Traoré perché si fa trovare fuori posizione. Aveva stretto i denti, deve arrendersi dopo una frazione di sofferenza. (1° st Hysaj 6: alcuni automatismi che chiede Gattuso sembra averli già chiari, grazie alla cura Sarri. Per il resto, buon contributo alla causa)

Mario Rui 6.5: alza spesso la testa nel primo tempo e vede solo statuine del presepe, con il solo Milik a predicare nel deserto e ben marcato dai centrali neroverdi.

Ruiz 4: come se gli avessero tolto due o tre marce. Nemmeno ci prova a scattare e a mettere in difficoltà i dirimpettai emiliani, si muove alla ricerca della posizione giusta, che non è di certo quella di stasera. Esce arrabbiato con se stesso. (25° st Elmas 6.5: la voglia di correre che mancava al compagno sostituito, porta Obiang all’errore che regala al Napoli una gioia inseguita due mesi)

Allan 7.5: dà la scossa ai suoi, gestisce con bravura il possesso, è cattivo il giusto segna il gol che dà il la alla rimonta. Una spanna sopra gli altri.

Zielinski 6: dimostrazione di affidabilità. Si presta al lavoro ad elastico che gli chiede Gattuso: un passo indietro e si lancia nello spazio. Argina come può nel primo tempo le iniziative di Duncan.

Callejon 6.5: piace per il lavoro che fa e l’intelligenza di certe giocate dove arriva prima degli altri. Prima frazione abulica, ripresa da star, con una traversa e una gioia strozzata dal Var.

Milik  6.5: è l’innesco dell’unica azione pericolosa dei suoi che libera Allan al gol del pari azzurro. Si muove a tutto campo, esce immeritatamente. (32° st Mertens 6: si muove un po’ meno di Milik, ma con scaltrezza si libera al tiro e mette a soqquadro la retroguardia emiliana)

Insigne 5.5: a volte dovrebbe accelerare l’azione, invece tentenna troppo. Nella ripresa sfiora un gol di esterno vedendo Pegolo mal posizionato. Sembrava lui destinato al cambio che invece sostituisce Milik.

Allenatore: Gattuso 6: avventarsi con Ruiz regista è quasi un suicidio, e la frittata è servita. E sembra indigesta. Ripresa di carattere dopo il pari di Allan, gli ingressi di Elmas e Mertens contribuiscono alla rimonta.