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Le Quattro giornate del Napoli. L’uomo in più, una difesa in meno. Top e flop di Napoli-Atalanta 0-2

naLe Quattro giornate del Napoli. L’uomo in più, una difesa in meno. Top e flop di Napoli-Atalanta 0-2

Due squadre in buona condizione. Solo che la testa dei padroni di casa è tutta da un’altra parte e gli ospiti non fanno complimenti: Napoli-Atalanta è tutta lì. Per un tempo incarta il Napoli con la sua ineffabile organizzazione di gioco e con la predisposizione alla battaglia dei suoi ragazzi terribili. Nella ripresa, nonostante l’uomo in meno, si prende gioco dei partenopei con intelligenza tattica e tanto sacrificio. Applausi a scena aperta per l’Atalanta, vera rivelazione di questo campionato. Sei punti scippati agli azzurri, frenando parecchio le ambizioni tricolori del Napoli. Ritmi alti e forsennati sin dalle prime battute, proprio come l’acqua e il vento che batte sull’impianto di Fuorigrotta. Gara bloccata solo nella voce gol, che invece (e poco clamorosamente) arriva dall’Atalanta: Caldara usa la testa e dimostra di valere la Juve con uno stacco perentorio. Gasperini ha modo di scrollarsi di dosso la pioggia ed anche qualche preoccupazione. La sfortuna e il vento fanno il resto ad un Napoli a corto di idee e le polveri bagnate, nonostante due squilli di Mertens e una traversa scheggiata da Insigne. Non trova il bandolo della matassa la squadra di Sarri, che rischia l’imbarcata dopo una topica di Maksimovic (bravo Reina su Petagna). Kessie lascia la Dea in dieci, facendosi espellere in maniera molto ingenua, il Napoli prova l’assalto con il panzer Milik, ma l’Atalanta trova il raddoppio con un indemoniato Caldara (ancora lui), che si fa tutta la fascia e regola Reina con una volée spettacolare. Morale sotto i tacchi per gli azzurri, che le prova tutte: entra anche Pavoletti, ma il fortino bergamasco regge. Tifosi encomiabili, che cantano e incitano i propri beniamini fino a pochi minuti prima del fischio finale. Poi è troppo anche per loro. Meglio rimettersi in macchina e pensare a un giorno migliore martedì.

NAPOLI

REINA 5.5: incolpevole sui gol incassati da Caldara, salva qualche situazione sanguinosa con discreta reattività e qualche uscita spropositata.

HYSAJ 4: si fa sovrastare puntualmente da Gomez e Spinazzola. Elastico sempre teso, ubriacato dal flipper atalantino, gira a vuoto senza mai prenderla.

dal 79° MAGGIO sv

MAKSIMOVIC 4: un corpo estraneo. Soffre la rapidità dei piccoli atalantini, lascia praterie a Petagna con disattenzioni da dilettante.

ALBIOL 5.5: il solito guerriero. Anche se il vero Albiol è un’altra cosa. Mette qualche pezza, Maksimovic non è all’altezza.

GHOULAM 4.5: corricchia sulla corsia mancina ignorato dai compagni, quasi sbeffeggiato dagli avversari; qualche pallone buttato lì, un paio di tiracci in curva. Mediocre.

DIAWARA 5: frastornato, al piccolo trotto contro quel cavallo pazzo di Spinazzola. Inizia la ripresa di fino, poi sparisce.

ZIELINSKI 4.5: incassa ancora la fiducia di Sarri, ma combina poco. Abulico nel primo tempo, sembra che il sistema di gioco (e Freuler) lo confonda. Ci mette un po’ d’orgoglio nella ripresa, ma non basta.

HAMSIK 5: ha camminato sulla luna, stasera invece appare un’anima in pena, in cerca della giocata che sblocca la gara e fa decollare la stagione del suo Napoli. Ma la stagione è tutta in salita.

dal 59° MILIK 5: molti se lo aspettavano dall’inizio, lo scoramento collettivo affossa anche lui.

CALLEJON 5.5: ciondola malinconicamente sulla sua fascia di competenza, con le batterie scariche e la lucidità smarrita. Questione di tranquillità, probabilmente.

INSIGNE 6: incolpevole. Si insinua dove può, scheggia una traversa, emigra dalla difesa all’attacco con grande sacrificio.

dal 79° PAVOLETTI sv: chi l’ha visto? Pennellone spuntato.

MERTENS 5.5: prova a scuotere i suoi con la corsa e la personalità, ma ormai il Napoli sembra sotto shock, e i tentativi del belga servono a poco.

SARRI 5: tempi duri per il tecnico tosco-partenopeo. Il post Madrid ha lasciato strascichi pesanti, in termini di comunicazione e sorrisi. La partita di stasera, che vedeva sicuramente favorita la sua squadra, diventa un rientro in pieno traffico, di quelli da bollino nero.

ATALANTA (3-4-3) – BERISHA 7; TOLOI 7, CALDARA 8.5, MASIELLO 6.5; CONTI 7, KESSIE 5, FREULER 7, SPINAZZOLA 7.5; GOMEZ 6.5 (83° GRASSI sv), KURTIC 6.5 (86° CRISTANTE sv), PETAGNA 6.5 (91° ZUKANOVIC sv). All: GASPERINI 8.

foto: rete internet