Quello che sta nascendo in queste settimane in Val di Sole è di sicuro il Napoli di Sarri, ma anche quello di Gonzalo Higuain. Si perchè nella stagione ormai quasi ai nastri di partenza si comincerà non solo dal nuovo tecnico toscano ma anche dal centravanti argentino che nella passata annata non ha reso al meglio mostrando parecchio nervosismo e poca lucidità in campo. I tanti rigori falliti dal ‘puntero’ rappresentano lo ‘spot’ in azzurro e in nazionale Albiceleste, la sintesi perfetta dello stato d’animo dell’irato bomber, ma adesso, dopo le incomprensioni tra procuratori e società (clausola si, clausola no), sembra tornare a regnare il sereno con la (quasi, nel calcio mai dare nulla per scontato!) sicurezza della permanenza del Pipita in azzurro. Senza polemiche e soprattutto senza guardare indietro per gettare fango su un signore come Benitez che tanto di buono ha fatto a Napoli (a proposito, in bocca al lupo al tecnico spagnolo nella sua ‘missione’ non affatto semplice al Real Madrid) ci apprestiamo a vivere questa nuova avventura: la società partenopea parte a fari spenti senza fare roboanti proclami, con un tecnico preparato e serio che svolge con professionalità il lavoro sul campo. Certo che la rosa andrebbe completata almeno con altri due-tre innesti in difesa (un laterale destro e due centrali), mentre centrocampo e attacco appaiono abbastanza assortiti e forse in esubero di elementi. Il Napoli 2015-2016 avrà un profilo nuovo: l’esperienza di Reina e le geometrie di Valdifiori ma anche i muscoli e la rapidità di Allan e il fosforo (finalmente di nuovo in mediana) di Hamik. Un’attacco stratosferico con il Pipita in ottima compagnia: Gabbiadini, Mertens, Insigne e lo stesso Callejon che sembra partente ma che alla fine potrebbe anche rimanere stando alle ultime di radiomercato. La semplicità di Sarri e il lavoro sul campo daranno di sicuro risultati importanti con la speranza che da qui ad agosto il presidente possa completare quest’organico con i tasselli mancanti.
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