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Savoia, Luigi Panariello presentato alla stampa: “Progetto serio e ambizioso. Il tifo oplontino dodicesimo uomo in campo”

panarielloQuesto pomeriggio presso la sala stampa del Giraud di Torre Annunziata “Leonardo Sfera”, Luigi Panariello, nuovo tesserato della compagine oplontina ha speso le sue prime parole da biancoscudato. Lui un cittadino torrese e un fedelissimo ultras del Savoia, non ha battuto ciglio di fronte alla proposta del presidente Altea, di vestire la maglia bianca. Per la società si tratta dell’ennesimo innesto che porta il nome di “cavallo di ritorno”, avendo già recitato in passato un copione da protagonista e riserva d’eccellenza. 23 anni e ruolo di terzino sinistro, l’ex Gragnano è rimasto soddisfatto del progetto serio e ambizioso di questa nuova realtà.

Luigi, cosa ti ha spinto a fare ritorno al Savoia?

“Un progetto fatto da persone serie. Io ho vissuto precedenti con la squadra per la quale sono anche un tifoso accanito, ma sono consapevole che l’Eccellenza è diversa dalla Serie D. Il gruppo è disponibile e molto unito. Alcuni già li conoscevo. Per vincere il campionato bisogna avere a disposizione del mister prima Uomini e poi Calciatori. Solo così si può ambire a qualcosa di straordinario”. 

Hai già disputato 65′ in Coppa Italia contro la Puteolana e altri 25′ domenica scorsa con il San Giorgio. Il Mister ha ritenuto opportuno impiegarti come centrocampista sinistro. Ti trovi a tuo agio in questo ruolo?

“Si, il mister mi ha impiegato in qualità di Jolly a centrocampo, per cercare di dare superiorità numerica nella zona nevralgica del campo. Un ruolo in cui mi posso adattare senz’altro. Per il Savoia sarei pronto a ritagliarmi anche un ruolo tra i pali. Spero che mi diano continuità, anche se per il momento sono consapevole di non poter esprimermi al 100%. Ho bisogno di recuperare la forma fisica”.

Chi e quante sono, secondo te, le favorite alla vittoria del torneo?

“Tre/quattro squadre tra cui Casalnuovo, noi e l’Afragolese su tutti. Loro sono la favorita numero uno, hanno il mister che è un trascinatore a livello emotivo, poi giocatori del calibro di Carotenuto che in queste categorie fanno davvero la differenza. Poi si sa la palla è rotonda, il campo reciterà la sua parte e dimostrerà che questo è un campionato livellato. La prossima giornata ci saranno già due scontri diretti”.

Hermes Casagiove ottima squadra con un bel parco di ragazzini, disposti in maniera equilibrata in tutti i ruoli…

“Si dovremo andare lì con la consapevolezza di non sottovalutarli. Bisognerà usare la testa, stare sul pezzo per tutti i 90 minuti. Sono partite difficili da interpretare perchè sono compagini che non hanno nulla da perdere, soprattutto se incontrano avversari di livello come il Savoia. E’ diverso dall’affrontare San Giorgio, Portici o Afragolese, gare in cui riesci a spuntarla, caricandoti a mille e provando tanta adrenalina”.

Prima trasferta stagionale per i tifosi del Savoia.

“Magnifico, ripensando alla partita contro la Battipagliese, mi vengono già i brividi. Vedere tutta quella gente sugli spalti, come anche contro il San Giorgio, fa un certo effetto, soprattutto in queste categorie. Il tifo è l’arma in più di questa squadra, il dodicesimo uomo in campo, che riesce a trasmetterti qualcosa di speciale, sul quale la maggior parte non può contare. La vittoria al Giraud di Torre Annunziata ha un sapore particolare. E’ bellissimo. Non ci sono senatori e principianti. So come funziona, bisogna essere bravi tutti a trasmettersi vicendevolmente la mentalità vincente che caratterizza da sempre questa squadra. Un misto di intelligenza tra reparti a seconda dell’età e piena responsabilità soprattutto per i giocatori che conoscono bene l’ambiente”.

Foto: rete internet