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Troppo Napoli anche per l’Udinese: gli azzurri ritornano a due passi dal secondo posto…

curva aCome un film già visto: la pellicola è quella di una settimana fa girata all’Olimpico contro la Lazio, con la regia di mister Sarri e con gli attori azzurri che dal primo ciak fino al 90′ hanno recitato da Oscar per avere la meglio sull’avversario di turno. Forse rispetto alla trasferta romana contro i biancocelesti è mancata un po’ di intensità e di dominio assoluto nel palleggio anche se il risultato finale è stato lo stesso con i friulani mai veramente pericolosi dalle parti di Reina. Tutto merito di un gruppo che in questo finale di stagione sta crescendo in vista del rush finale che si preannuncia avvincente come non mai con la lotta per il secondo posto riaperta dopo il passo falso nel pomeriggio della Roma con l’Atalanta: due lunghezze da recuperare ai giallorossi (tre se si considerano gli scontri diretti) per gli azzurri che confermano di credere nella missione dopo il pareggio con la Juventus che aveva raffreddato gli entusiasmi. A sei gare dalla fine ci sarà adesso da lottare senza lesinare forze, il gap dal secondo gradino del podio si è sensibilmente ridotto e la sfida si è infervorata con Madame capolista ormai quasi certa del titolo e del primo posto. Il Napoli ha così ‘liquidato’ la pratica Udinese con un netto tre a zero e un match dominato soprattutto nella seconda frazione di gioco quando la formazione di Sarri ha alzato i ritmi dopo 45′ alla naftalina e senza troppe conclusioni a rete nonostante il consueto predominio territoriale. Negli spogliatoi il tecnico partenopeo si sarà fatto di sicuro sentire: troppo ghiotta l’opportunità di dimezzare il gap dalla Roma, solo la vittoria e i tre punti avrebbero consentito ad Insigne e soci di continuare a sperare nell’accesso diretto alla Champions. E così è stato. Il solito Mertens ha aperto i giochi con un’azione da Play Station; ha raddoppiato Allan (che non ha esultato da buon ex); ha chiuso i conti Callejon dopo che Zapata aveva messo – nell’unica sortita offensiva dell’Udinese degna di nota – qualche brivido a Reina. Importante che anche stasera non siano stati subiti gol e che la porta per la seconda domenica consecutiva sia rimasta inviolata. Il Napoli ha confermato una volta in più la straordinaria fase realizzativa: miglior attacco (75 gol fatti) e gioco che continua ad illuminare le platee ma che purtroppo si contrappone ad una fase difensiva ancora da migliorare (terza miglior difesa con 33  gol subiti dagli azzurri, 20 quelli della Juventus, 27 il passivo della Roma). Ecco, se il Napoli riuscisse a limare le lacune nel reparto arretrato potrebbe lecitamente aspirare a traguardi prestigiosi, la coperta è ancora corta e per arrivare al top in campionato e in Europa bisognerà trovare il giusto equilibrio (con i calciatori giusti nei ruoli fondamentali) in campo. Ma questi sono calcoli che la società dovrà cominciare a fare a bocce ferme per far crescere nel modo giusto una rosa già di per se altamente competitiva, adesso in queste sei finali i ragazzi e il mister dovranno provare a fare il massimo per portare a casa la seconda piazza. La città e la squadra ci credono, la missione per il Napoli è tutt’altro che impossibile!

Foto: rete internet