WebNapoli24 - WN24

Adda venì baffone: storia e significato di questo detto napoletano

L’UNESCO ha ufficialmente riconosciuto il napoletano come una vera e propria lingua, caratterizzata da una ricchezza e una particolarità uniche. In essa si trovano numerosi vocaboli e espressioni per ogni esigenza comunicativa, e i modi di dire, che persistono da secoli, sono ancora oggi carichi di significato.

Adda venì baffone” ha il pieno diritto di essere incluso tra i modi di dire tipici della lingua napoletana. La maggior parte degli abitanti del territorio avrà pronunciato questa frase almeno una volta nella vita e l’avrà sentita ripetutamente.

Questo modo di dire napoletano ha un significato positivo. Quando viene pronunciata la frase “Adda venì baffone”, colui che la pronuncia esprime il desiderio che una determinata situazione, o la combinazione di molte circostanze, migliori.

Si invoca l’arrivo del baffone, perché la frase significa letteralmente “deve arrivare baffone“, come un’aspirazione di speranza affinché qualcosa di positivo possa intervenire e salvare un evento o una situazione.

“Adda veni’ baffone”: l’origine di questo famoso detto napoletano

L’origine di questo modo di dire risale alla fine della Seconda Guerra Mondiale. In quel periodo, il popolo napoletano si trovava in condizioni estremamente precarie a causa degli eventi bellici. Tuttavia, come è noto, la speranza non è mai mancata ai napoletani. Si diceva che ad est ci fosse una terra libera, in cui il popolo prosperava, e quella terra era la Russia.

I russi avevano un unico leader, il dittatore Joseph Stalin, noto per i suoi folti e lunghi baffi. Quindi, il baffone del modo di dire attuale si riferisce proprio a lui. In Italia, la Russia era considerata come un paese libero e progressista, ignari delle atrocità commesse dal dittatore e subite dalla popolazione.

Questo ha portato i napoletani a sognare l’arrivo di un baffone che li liberasse, così come credevano che Stalin avesse fatto con la Russia, per ripristinare la tanto desiderata pace che mancava da troppo tempo a causa della devastante e lunga guerra.

Nonostante oggi si conoscano gli avvenimenti del regime di Stalin, si comprende lo stato d’animo desideroso di miglioramenti con cui il popolo azzurro invocava l’immaginario salvatore baffone. Ancora oggi, con la stessa ingenuità e lo stesso desiderio, ci si rivolge al sogno di un baffone che possa venire in soccorso per superare situazioni difficili.