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Caro prezzi, a Napoli schizza il prezzo del pane: ecco quanto costa

Il persistente aumento dei prezzi continua ad esercitare un impatto significativo sui consumatori italiani, con particolare riguardo alla città di Napoli. In questa città, caratterizzata da una lunga storia di problemi economici e scarsità di investimenti e la situazione appare ancora più acuta.

La precarietà occupazionale esistente a Napoli aggrava ulteriormente la situazione, poiché molti lavoratori si trovano con salari bassi o contratti temporanei, rendendo difficile far fronte ai crescenti costi della vita. Inoltre, la mancanza di investimenti significativi nella creazione di nuove opportunità lavorative limita le possibilità di miglioramento della situazione economica della città nel suo complesso.

Il caro dei prezzi ha effetti pervasivi su tutti gli aspetti della vita quotidiana dei napoletani. I costi più elevati dei beni di prima necessità, come cibo, trasporti e alloggio, rappresentano un onere considerevole per le famiglie a basso reddito, aumentando il rischio di povertà e esclusione sociale.

Quanto costa oggi il pane a Napoli

In particolare, il settore alimentare subisce un aumento significativo dei prezzi, con conseguenze dirette sull’accesso a una dieta sana e nutriente per molte persone. Questo fenomeno si riflette anche nei mercati locali, dove i prodotti freschi diventano sempre più costosi, mettendo a dura prova il bilancio delle famiglie più vulnerabili.

L’insicurezza economica e la pressione finanziaria derivante dall’aumento dei prezzi hanno un impatto negativo sulla salute mentale e sul benessere delle persone, contribuendo a un senso diffuso di disagio e frustrazione all’interno della comunità. In particolare con la guerra tra Ucraina e Russia la situazione è peggiorata.

A due anni dall’inizio della guerra, i prezzi al dettaglio di prodotti di largo consumo in Italia sono ancora influenzati dalle conseguenze del conflitto. Secondo il Centro di Formazione e Ricerca sui Consumi (C.r.c.), che ha analizzato i listini di pane, pasta e olio d’oliva in cinque grandi città italiane, Napoli emerge come la città con l’aumento più significativo dei prezzi del pane.

Secondo i dati del C.r.c., a Roma il costo del pane è aumentato del 22% rispetto a due anni fa, mentre a Milano l’olio di semi di girasole ha registrato un aumento del 38,9%.

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A Bologna, i rincari sono stati particolarmente forti, con un aumento del 47,2% per l’olio di semi e del 31,3% per la pasta rispetto al periodo pre-conflitto.A Napoli, il pane è aumentato del 23,9% e la pasta del 17%, mentre l’olio di semi di girasole ha registrato una diminuzione del -13,2%.

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Questi aumenti non sembrano essere stati riassorbiti dal mercato nonostante l’inflazione del 13,8% registrata in Italia nel biennio 2022-2023, continuando a colpire i consumatori italiani, soprattutto a causa di fenomeni speculativi nella formazione dei prezzi. Nella città partenopea il pane è passato da 1.88 a 2.33 euro a kg.