Nessun dramma, nessun alibi. Resta solo il rammarico di aver ripreso (troppo tardi) un match partito come i migliori film horror di Wes Craven, dove Mattia Destro prende le parti del Freddy Krueger di turno e rompe un incantesimo a tinte azzurre lungo 18 gare con la sua doppietta personale (e il parziale 2-0 di del difensore Rossettini) al team partenopeo, facendogli vivere un primo pomeriggio da nightmare (incubo, ndr).
Higuain si sveglia tardi, ma la rimonta del suo Napoli non avviene. Il calcio è fatto anche di episodi. Apriti cielo! In questo momento il Bologna stava meglio fisicamente del Napoli e il divario tecnico è passato in secondo piano.
Non c’entrano vertigini d’alta classifica, arbitraggio ostile, sfortuna (che c’è anche stata) o scelte di Sarri (e perché poi?). Diversi calciatori azzurri hanno un po’ smarrito la brillantezza delle giornate scorse e, probabilmente, anche un po’ di umiltà. Proprio come sottolinea il portiere spagnolo Pepe Reina, ai microfoni di Sky Sport: “Non abbiamo iniziato con umiltà la partita di oggi. Ci hanno segnato due volte nei primi 20′, cosa mai capitata quest’anno. Eravamo in ritardo su ogni azione e quando, nel secondo tempo stavamo giocando meglio, è arrivato un mio errore e la partita si è chiusa definitivamente. La squadra e Higuain hanno provato a riaprirla, ma è stato inutile. Dobbiamo crescere in fretta, per stare in alto in classifica bisogna lavorare con grande umiltà. La gara con l’Inter c’ha fatto perdere umiltà, dobbiamo capire che si può sbagliare e si può cadere, ma bisogna rialzarsi. Le partite di calcio si possono anche perdere. Il Bologna ci ha messo spesso in difficoltà, ha fatto una grande partita e vanno fatti a loro i complimenti. I tifosi finché vinciamo non ci lasceranno. Contro la Roma sarà importante, vedremo un San Paolo pieno e proveremo a vincerla. Dobbiamo migliorare sugli aspetti che oggi non sono andati bene. A dicembre non si può pensare a fare già analisi definitive. Sarri ci ha parlato, dovevamo fare subito un gol per riaprire la partita. Peccato per l’errore mio, ci rifaremo”.
Ad ogni modo, come ha sottolineato Reina, non è cambiato nulla. Può capitare una battuta d’arresto. La reazione nel finale attenua un colpo psicologico probabilmente troppo pesante. Se qualcosa deve andare storto meglio così, che vada storto tutto insieme, anziché poco alla volta. Si spera di aver saldato il “debito” con la fortuna. Nessun dramma, nessun alibi. Importante è recuperare energie e umiltà per la sfida contro la Roma.
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