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De Laurentiis ci ripensa: adesso è favorevole anche alla Superlega

Il mantenimento di un club di calcio è diventato sempre più oneroso a causa dell’incremento esponenziale dei costi. I cartellini dei giocatori sono in costante ascesa, rendendo la formazione e il mantenimento di un team competitivo un’impresa finanziaria sempre più impegnativa.

Gli ingaggi, particolarmente esosi per i giocatori di alto livello, contribuiscono al crescente divario economico tra i club. L’inflazione è un fattore critico che accentua ulteriormente la pressione finanziaria, complicando la gestione delle risorse.

Solo pochi club, quelli con risorse finanziarie considerevoli, possono permettersi di competere ad altissimo livello, investendo nella formazione di giovani talenti e acquistando giocatori di spicco da altre squadre, creando una disparità sempre più evidente nel panorama calcistico.

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De Laurentiis cambia idea e apre alla nuova Superlega: la struttura

Tra le soluzioni che alcuni club hanno proposto c’è quella di una Superlega: una sorta di Champions League continua che garantirebbe molti più soldi ai partecipanti. Poche ore fa è giunta la sentenza che ha approvato l’idea di Superlega, condannando la condotta di UEFA e FIFA che in passato hanno minacciato i club che avevano proposto questa soluzione.

La proposta prevede la partecipazione di un totale di 64 club, suddivisi in tre leghe per l’area maschile (32 club in due leghe per quella femminile). Le prime due leghe, Star League e Gold League, comprendono ciascuna 16 club, mentre la terza lega, Blue League, ne include 32.

Annualmente, ci saranno promozioni e retrocessioni, senza squadre permanenti. L’accesso alla Blue League dipenderà dai risultati ottenuti nei campionati nazionali. Le squadre parteciperanno a gare di andata e ritorno in gironi da 8 squadre, con un minimo di 14 partite per club all’anno.

Alla fine della stagione, una fase ad eliminazione diretta deciderà le promozioni e il vincitore del torneo. Inoltre, i tifosi potranno guardare le partite gratuitamente su una nuova piattaforma streaming.

La Corte non ha confermato la disputa della Superlega ma ha indicato la necessità di rivedere la struttura, garantendo inclusività, tutela dei campionati e promozione dei vivai nazionali.

Ad inizio anno, in una intervista a TNT, il presidente del Napoli De Laurentiis si era espresso fortemente contro questa idea. “Ritengo sia una grossa stupidata, non si può pensare ad un torneo per pochi eletti. Ma è anche chiaro che la formula Uefa (per la Champions, n.d.r.) è antica e andrebbe cambiata“, aveva affermato.

“Bisognerebbe sedersi a tavola con la Uefa e dire: come possiamo portare 10 miliardi? Qui il problema è che mancano i soldi, si gioca troppo, i giocatori appartengono ai club e c’è il rischio di incidenti che nessuno ti ripaga“. Ora però le cose sembrano cambiate e non poco.

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Il presidente De Laurentiis, infatti, avrebbe accolto positivamente la sentenza, favorendo un dialogo tra i grandi club europei per costruire insieme il progetto, riporta ANSA. L’imprenditore sarebbe stato convinto da questa rivisitazione più meritocratica di Superlega e si sarebbe mostrato aperto a una collaborazione.

La decisione della Corte rappresenta un momento di assunzione di responsabilità e riflessione profonda, aprendo la porta a una riconsiderazione dell’equilibrio tra interessi e rapporti.