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Chi è don Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli

Nato il 20 gennaio 1963 a Satriano, nella provincia di Catanzaro e nell’allora diocesi di Squillace, Domenico Battaglia è conosciuto anche come don Mimmo Battaglia.

Ha compiuto i suoi studi filosofico-teologici presso il Pontificio Seminario Regionale San Pio X di Catanzaro.

Il 8 agosto 1987 è stato ordinato diacono e, il 6 febbraio 1988, è stato consacrato presbitero presso la chiesa di Santa Maria di Altavilla a Satriano, per imposizione delle mani di Antonio Cantisani, arcivescovo di Catanzaro-Squillace.

La carriera ecclesiastica di Don Mimmo Battaglia

Nel corso degli anni, ha ricoperto diverse importanti cariche all’interno della diocesi di Catanzaro-Squillace. È stato rettore del seminario liceale di Catanzaro e membro della Commissione diocesana “Giustizia e Pace” (1989-1992).

Ha svolto il ruolo di amministratore parrocchiale a Sant’Elia, è stato parroco della Madonna del Carmine a Catanzaro e direttore dell’Ufficio diocesano per la “Cooperazione missionaria tra le Chiese”.

Dal 1992 al 1999 ha servito come parroco a Satriano. Successivamente, ha collaborato presso il santuario di Santa Maria delle Grazie in Torre di Ruggiero, ed è stato anche collaboratore parrocchiale a Montepaone Lido e amministratore della parrocchia di Santa Maria di Altavilla a Satriano.

Il suo impegno pastorale è stato particolarmente rivolto verso i più deboli e gli emarginati, guadagnandosi l’appellativo di “prete di strada”. Dal 1992 al 2016, ha guidato il Centro Calabrese di Solidarietà, una comunità dedicata al trattamento e al recupero delle persone colpite da tossicodipendenze.

Inoltre, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della Fondazione Betania di Catanzaro, un’opera di assistenza e carità gestita dalla diocesi (dal 2000 al 2006). Ha anche presieduto la Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche dal 2006 al 2015.

Nel 2008 è stato nominato canonico del capitolo della cattedrale di Catanzaro, posizione che ha mantenuto fino alla sua promozione all’episcopato.

Il 24 giugno 2016, papa Francesco lo ha nominato vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, succedendo a Michele De Rosa che si era dimesso per raggiunti limiti di età.

La sua consacrazione episcopale si è tenuta il 3 settembre successivo, presso la cattedrale di Catanzaro, per imposizione delle mani di Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, con la partecipazione di Antonio Cantisani, arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace, e Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo metropolita di Campobasso-Boiano.

Il 2 ottobre 2016, dopo aver visitato l’istituto penale per i minorenni di Airola, ha ufficialmente preso possesso della diocesi nella cattedrale di Cerreto Sannita.

Domenico Battaglia viene nominato arcivescovo di Napoli

Il 12 dicembre 2020 è stato nominato arcivescovo metropolita di Napoli da papa Francesco, succedendo al cardinale Crescenzio Sepe, che aveva presentato le dimissioni per raggiunti limiti di età. Il 2 febbraio 2021 ha preso possesso dell’arcidiocesi.

In concomitanza con la nomina ad arcivescovo di Napoli, è stato designato amministratore apostolico di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti. Ha mantenuto questa carica fino all’ingresso del successore, Giuseppe Mazzafaro, avvenuto il 12 giugno successivo.

Il 29 giugno 2021, nella basilica di San Pietro in Vaticano, papa Francesco gli ha conferito il pallio. Quest’ultimo è il simbolo dell’autorità arcivescovile, durante una cerimonia presieduta dal nunzio apostolico in Italia, Emil Paul Tscherrig. L’imposizione ufficiale è avvenuta il 27 settembre seguente.