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Napoli città dei ponti: alla scoperta dei 5 più famosi

Ogni città possiede dei particolari tali a renderle uniche, gli stessi che probabilmente a Napoli potrebbero essere riassunti in vicoletti, scalini e ponti. Lo stile, la struttura architettonica, la cultura e il modo di fare sono dei dettagli che rendono unica nel suo genere ogni città.

Una delle peculiarità del capoluogo campano riguarda proprio la presenza di tanti ponti, tra i quali solo cinque sono i più famosi.

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Napoli e i suoi particolari, quali sono i 5 ponti della città?

Come sono tante le caratteristiche di Napoli, così sono anche molteplici i ponti presenti al suo interno. Molti di questi sono ancora presenti, altri solo per metà ma comunque restano affascinanti da vedere.

Ponte di Chiaia

Ponte di Chiaia o anche chiamato “ponte di Monterey” poiché fu costruito nel 1636 dal viceré Manuel de Acevedo y Zuniga, conte di Monterey. Il motivo per il quale questo ponte fu costruito era per collegare la zona di San Carlo alle Mortelle con la collina di Pizzofalcone.

Attualmente non serve più per collegare i due luoghi, ma bensì per ammirare il suo fascino dopo esser stato restaurato da Orazio Angelini nel 1834 secondo lo stile neoclassico. Sotto il ponte sono presenti due lapidi da stile ottocentesco, ma attualmente delle due arcate ne è presente solo una a causa dei palazzi costruiti attorno.

Ponte della Maddalena

Si tratta di uno dei ponti più antichi della città. Costruito circa 1000 anni fa per superare il fiume Sebeto, il quale oggi non è più presente come la chiesa trecentesca che si trovava lì vicino, dalla quale il ponte prende il nome “della Maddalena”. Oggi, però, il ponte non è più visibile. 

Ponte della Sanità

Il ponte fu costruito per il volere di Giuseppe Bonaparte nel 1806, per collegare due strade importanti: via Santa Teresa degli Scalzi e corso Amedeo di Savoia. Questo però generò molti disagi al rione Sanità, creando un terreno fertile per la criminalità.

Solo nel 2000 con l’arrivo di un nuovo parroco della Basilica di Santa Maria della Sanità, è iniziato un processo per la valorizzazione del luogo dando molte opportunità di rinascita ai giovani.

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Ponte dell’Arenaccia

Nasce dall’idea di Giacchino Murat di collegare via Foria e il nuovo Campo di Marte (attuale aeroporto di Capodichino), ma fu costruito solo nel 1840 da Ferdinando II il quale ordinò la sistemazione della strada.

Il ponte poi fu abbattuto a causa dello sgretolamento dei suoi materiali ma nel 2001 il comune ha intrapreso un progetto per la costruzione di un ponte, i cui lavori sono terminati nel 2009.

Ponte di Bellaria

Conosciuto anche come “ponte di Miano”, doveva consentire il prolungamento della viabilità verso l’antico casale di Miano, che in questo modo era collegato al Capodimonte.

La sua posizione strategica portò alla costruzione della cosiddetta “porta di Miano”, allora nota come “porta Bellaria”, la quale fungeva da accesso al Bosco di Capodimonte, insieme ad altre quattro porte costruite tra il 1836 ed il 1840.