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Napoli, il San Ferdinando compie 70 anni: la storia del teatro di Eduardo

Eduardo De Filippo è uno dei massimi esponenti del teatro italiano ed è colui che ha lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo. Conosciuto specialmente per le sue commedie che, però, all’interno contengono anche temi difficili da affrontare. Non di rado si parla di povertà, di paura, di inganno.

Molte delle sue opere riflettono e catturano l’essenza della vita napoletana dove non mancano gioia e dolori; sofferenza, pregiudizio e talvolta incomprensione. Una carriera, quella di Eduardo, che lo ha visto spaziare tra il cinema e il teatro. Ma è proprio quest’ultimo ad essere stato la sua casa per tanti anni.

Il nome De Filippo non può che essere associato al Teatro San Ferdinando di Napoli che festeggia settant’anni della riapertura. Un luogo iconico che ha dovuto affrontare innumerevoli sfide nel corso degli anni. Ecco la sua storia.

La storia del Teatro San Ferdinando di Napoli

Come accennato precedentemente, il 22 gennaio gennaio segna un momento molto particolare per il San Ferdinando di Napoli. Lo storico teatro è legato in maniera indissolubile all’emblematica figura di Eduardo De Filippo. Venne inaugurato nel 1791, ma nel corso dei secoli fu protagonista di molteplici disavventure.

Ebbe un ruolo pressoché marginale, specialmente agli esordi, in quanto venne destinato solo ad un pubblico popolare. Questo anche a causa della cattiva gestione di tutti coloro i quali ne hanno assunto le redini. Fu solamente sul finire del XIX secolo che vide una rinascita grazie alla famiglia Golia che aprì i battenti agli Scarpetta.

Anche i Golia, però, ebbero dei momenti di difficoltà tanto è vero che il teatro cambiò destinazione d’uso diventando Cinema Teatro Principe. Anche il 1943 segna un momento di particolare disfatta, in seguito ai bombardamenti del secondo conflitto bellico. Venne, infatti, venduto subito dopo la fine della guerra.

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Con Eduardo De Filippo il teatro acquistò nuova luce: il famoso attore e regista decise di acquistarlo, investendo quelli che erano i risparmi di una vita. Fu proprio il 22 gennaio del 1954 che Napoli assistette alla rinascita del teatro San Ferdinando. Gli sforzi non furono sufficienti, tanto è vero che pochi anni più tardi si assistette ad una nuova chiusura.

Una vita particolarmente travagliata quella del teatro che, grazie a Paolo Grassi, ebbe la possibilità di una nuova vita. Eduardo fondò la Teatrale Napoletana con l’obiettivo di rinnovare il teatro napoletano, anche se questo voleva dire distaccarsi dalla tradizione dialettale.

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Tanti i sacrifici della famiglia De Filippo nel corso degli anni per fare in modo che il teatro resistesse il più possibile. Nel 1971 venne ceduto all’Eti per poi chiudere nuovamente sia negli anni ’80 che nella prima metà degli anni ’90. Luca De Filippo decise in seguito di donarlo a Napoli e solo nel 2007 è stato riaperto e inserito all’interno del complesso del Teatro Stabile.