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No ai cani al Palazzo Reale: la decisione del Tar Campania

Napoli, gioiello incastonato nel cuore del Mediterraneo, vanta un patrimonio culturale e storico ineguagliabile. Le sue strade, attraversate da millenni di storia, raccontano di antichi imperi e ferventi rivoluzioni. Le mura di Castel dell’Ovo custodiscono segreti secolari, mentre il maestoso Vesuvio veglia silente sull’orizzonte.

La città è un museo a cielo aperto: il Duomo di San Gennaro, con le sue cappelle affrescate, e il Museo Archeologico Nazionale, custode dei tesori pompeiani, sono solo alcune delle gemme che la rendono unica al mondo. I vicoli di Spaccanapoli svelano la Napoli autentica, tra bancarelle di presepi e profumi di pizza fumante. Il Teatro San Carlo, il più antico d’Europa, offre spettacoli di classe mondiale.

Napoli è un paradiso per gli amanti dell’arte e dell’architettura: il Palazzo Reale, residenza dei sovrani borbonici, e il complesso monumentale di Santa Chiara, con il suo chiostro decorato da maioliche, sono solo alcuni esempi della sua ricchezza artistica.

Palazzo Reale e il divieto dei cani

La gastronomia napoletana è rinomata in tutto il mondo: dalle sfogliatelle ai deliziosi spaghetti alle vongole, ogni piatto è un’esperienza culinaria indimenticabile. La città è anche un punto di partenza ideale per esplorare la Costiera Amalfitana e le isole di Capri, Ischia e Procida, tesori naturali che completano l’offerta turistica.

Napoli, con la sua energia unica e la sua bellezza senza tempo, continua ad affascinare e ad attirare visitatori da ogni angolo del pianeta, confermandosi come una delle destinazioni più affascinanti e ricche di storia del mondo. Per questo è fondamentale proteggere al massimo questo tesoro.

Il Tar della Campania ha respinto il ricorso contro il divieto di accesso ai cani nei giardini storici del Palazzo Reale di Napoli, sottolineando l’importanza di preservare questi spazi culturali.

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Il direttore del Palazzo Reale, Mario Epifani, ha ribadito che il Giardino Romantico è un museo all’aperto e deve essere trattato con lo stesso rispetto delle stanze interne.

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L’ordinanza del Tar ha evidenziato la necessità di evitare rischi per la sicurezza dei visitatori, danni ai giardini e ai pilastri storici, nonché danni al verde e ai materiali lapidei. I proprietari dei cani avevano contestato il divieto, ma il Tar ha confermato che è giustificato, considerando anche i prossimi interventi di restauro previsti per il giardino storico.