Emanuele Palumbo, meglio conosciuto al grande pubblico come Geolier si sta imponendo sempre più sulla scena rapper italiana. Tanto attesa la sua partecipazione al Festival di Sanremo, dove si esibirà con un brano in napoletano.
Nato e cresciuto a Secondigliano, la sua musica nasce dall’urgenza di comunicare e di esprimere chi è Emanuele, da dove viene e quale il contesto di provenienza. Una Napoli talvolta difficile, fraintesa e trascurata.
L’esordio arriva nel 2018 quando pubblica il singolo P Secondigliano e nel giro di un anno firma anche il suo primo contratto con una etichetta discografica. Particolarmente apprezzato anche dai colleghi dello stesso settore, insieme innumerevoli collaborazioni con Luchè, e Emis Killa e Gué Pequeno,
Geolier sempre più innamorato di Napoli. Il pensiero da Sanremo alla sua città
Ripercorrendo brevemente la sua carriera, il 2020 un anno particolarmente intenso per la giovane rapper Emanuele che continua a portare avanti importanti collaborazioni con rapper del calibro di Sfera Ebbasta, Shiva e Lazza.
Come accennato precedentemente, è particolarmente attesa la sua presenza al festival di Sanremo dove il cantante de butterà con un brano completamente in napoletano. Una vera e propria novità per la kermesse musicale italiana, sempre più propensa ai cambiamenti.
Si stima che Geolier possa essere il vero protagonista, oltre che il vincitore della 74ª edizione del festival. Il rapper ha scelto di portare in gara una canzone interamente dedicata alla sua città, lanciando un vero vero e proprio messaggio al fine di far apprezzare la canzone partenopea.
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È risaputo, ormai, essere particolarmente legato alle sue origini: Secondigliano. Geolier non ha mai fatto mistero di provenire da un contesto complicato, ma sono state proprio le difficoltà a dargli quella spinta ad andare avanti. Molteplici i suoi sforzi nel migliorare, specialmente per i più piccoli, le zone più complicate del suo quartiere.
L’amore per la sua città è presente in ogni canzone, in ogni singolo brano. Continui gli omaggi alla sua gente e alla sua terra. Tanto è vero che, come ha dichiarato in diverse occasioni, durante la performance al teatro Ariston il suo pensiero sarà solo ed esclusivamente a Napoli.
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Emanuele, infatti, parlando della sua prossima esibizione ha voluto sottolineare come il suo brano – cantato in napoletano – sia il racconto di una storia d’amore. Non una storia a lieto fine, ma un sentimento che sta terminando. E a dargli la carica sarà proprio la sua Napoli, con la sua anima e le sue emozioni.
