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Santuario Montevergine, non solo in auto: può essere raggiunto anche così

Per i napoletani, raggiungere santuari e luoghi di culto rappresenta un aspetto fondamentale della loro vita quotidiana e identità culturale. La città di Napoli è ricca di santuari, chiese e luoghi sacri, ognuno con la propria storia e significato religioso. Questi luoghi offrono ai locali un rifugio spirituale e la possibilità di connettersi con la propria fede in un contesto di profonda spiritualità e bellezza artistica.

Per molti napoletani, visitare questi luoghi sacri va oltre l’atto di pregare: è anche un’occasione per ammirare l’architettura mozzafiato e l’arte sacra che caratterizzano queste costruzioni millenarie. Le chiese e i santuari di Napoli sono spesso veri e propri tesori artistici, arricchiti da opere d’arte di inestimabile valore storico e culturale.

Inoltre questi luoghi rappresentano un importante legame con la storia millenaria della città, testimoniando le sue tradizioni spirituali e la devozione dei suoi abitanti nel corso dei secoli. Attraverso la visita ai santuari e ai luoghi di culto, i napoletani respirano la storia e la cultura della loro città, rafforzando il senso di identità e appartenenza alla comunità locale.

Come raggiungere il Santuario di Montevergine senza auto

Per i napoletani raggiungere santuari e luoghi di culto è un’esperienza significativa che va oltre la pratica religiosa, offrendo loro l’opportunità di immergersi nella bellezza artistica e nella storia millenaria della loro amata città.

Tra i posti più affascinanti e vicini ai credenti napoletani c’è il Santuario di Montevergine. Situato in un luogo incantevole, ammirato dai bambini per la sua bellezza straordinaria e il panorama mozzafiato dalla storia antichissima.

Nel XII secolo, San Guglielmo da Vercelli incarnava l’immagine dell’uomo di Dio nel medioevo cristiano. La sua vita avventurosa e dedicata alla diffusione del Vangelo lo portò a essere un apostolo e un pellegrino instancabile.

Egli rappresentava il collegamento tra i monaci che guidarono la riforma dell’ordine benedettino e una religiosità più viva e popolare, vicina al modello evangelico. Il suo lavoro apostolico nel Meridione d’Italia precorse quello di San Francesco, pur essendo le loro vite distanti nel tempo.

La storia del Santuario di Montevergine iniziò con la costruzione della prima chiesa dedicata alla Madonna da San Guglielmo e ai suoi discepoli, non a causa di un’apparizione, ma per un forte spirito ascetico mariano.

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Nonostante le difficoltà attraversate nei secoli, il Santuario rimase come simbolo di devozione alla Madonna e al suo fedele servo, San Guglielmo appunto.

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La struttura è facilmente accessibile tramite la funicolare da Mercogliano, che offre un breve viaggio fino alla cima, consentendo di raggiungere la struttura in pochi minuti, anche per chi è sprovvisto di auto o chi teme di guidare così in altura.