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Vertigo Inter, CantaNapoli al “Grande Torino” e supera il crash-testA. Top e flop di Torino-Napoli 1-3

Vertigo Inter, CantaNapoli al “Grande Torino” e supera il crash-testA. Top e flop di Torino-Napoli 1-3

“Scusate il ritardo”, si direbbe da queste parti. La prima cosa da fare per superare un trauma è comprenderne la genesi. L’esperienza traumatica è il periodo (bianco)nero che ha fatto seguito alla sconfitta casalinga contro la Juventus ha messo alla gogna una squadra che viaggiava col vento in poppa: il Napoli ha trovato la forza di ripartire. Il Napoli ha la forza delle idee del suo allenatore, l’entusiasmo e la determinazione dei suoi condottieri che da oltre due stagioni stanno costantemente andando oltre i propri limiti. Era necessario che l’ambiente si compattasse, e che le stucchevoli esternazioni su minutaggio, stanchezza, scarso turnover, il costante impiego di un Hamsik che fatica(va) a ritrovare se stesso diventassero fuffa, aria fritta. E riecco il Napoli, riecco quelli che osannano il maestro Sarri e la sua orchestra d’azzurro vestita. Nervi saldi, condizione atletica strabordante, Hamsik che maradoneggia contro il Toro mentre l’Inter soccombe clamorosamente in casa contro l’Udinese di Oddo, e – come per magia – tutte le negatività sono alle spalle. Finisce 3-1 per gli azzurri grazie ai gol di Koulibaly, Zielinski e del capitano slovacco che, finalmente, trova la rete numero 115 con la maglia del Napoli eguagliando il record di Maradona. A Belotti &co. solo le briciole. Le ferite viste negli ultimi tempi si sono rimarginate, è tornato anche Insigne che partecipa alla festa tornando una tessera fondamentale di un mosaico che, per vincere, deve dare sempre più del massimo. Il test Toro era severo, il Napoli forse aveva bisogno proprio di una sfida importante per riaccendere i motori. E l’entusiasmo dei suoi tifosi.

NAPOLI

REINA 6: devia solo il pallone che non riesce ad evitare la rete del ‘Gallo’ Belotti, altrimenti sarebbe potuto venire a Torino senza guanti.

HYSAJ 6.5: cura bene le due fasi, soprattutto quella difensiva. Berenguer prima, Niang poi non hanno mai vita facile contro il soldato albanese.

ALBIOL 6.5: i pericoli sono sempre dietro l’angolo, perché Belotti dopo il gol prende fiducia. Non è ancora al top, ma i suoi recuperi sono sempre preziosi.

KOULIBALY 7.5: prima garanzia della superiorità numerica dietro, primo baluardo in fase realizzativa. È suo il gol che scaccia via tutte le zavorre delle ultime settimane. Guerriero d’ebano.

MARIO RUI 6.5: regge bene il corpo a corpo con De Silvestri, più in affanno quando sguscia Iago Falque. Il suo contributo, però, è più che sufficiente. Ritrovato.

JORGINHO 6.5: per oltre un’ora è impermeabile, le sue verticalizzazioni uno spettacolo per gli occhi degli amanti del bel calcio. Poi affiora la stanchezza ed è necessario il cambio.

dal 76° DIAWARA 6.5: mai in difficoltà, inserisce il pilota automatico e dà la sensazione di essersi solo allenato. Prezioso.

ALLAN 7.5: fatichiamo a ricordare un pallone sbagliato, è sempre dove dev’essere e dove serve che sia, lo aiutano i suoi polmoni d’acciaio, senso tattico e piedi buoni.

HAMSIK 8: la sua bella era addormentata, lui un principe azzurro smarrito in un ginepraio. Il calcio è anche favola: dalle critiche (spesso ingiuste) alle ovazioni (di tutti, oggi a Torino) in poche ore grazie alla fiducia incondizionata di Sarri e a un ruolo che interpreta alla perfezione. Inventa per i compagni, trova il gol che lo mette – di diritto – accanto a D10S. Applausi.

dall’83° ROG sv: Sarri lo manda a controllare che il Toro non faccia scherzi.

CALLEJON 6.5: acceso fino alla fine, porta il suo veleno a spasso per il campo, uomo ovunque.

ZIELINSKI 7: per settanta minuti non fa rimpiangere Insigne, e questa è già una notizia. Mette a soqquadro l’intera difesa torinese, segnando anche la quarta rete stagionale.  

dal 70° INSIGNE 6.5: altra buona notizia di serata, “Lorenzo is back”. Lorenzo è tornato. Con tutto il suo bagaglio di pedalate, ripartenze, dribbling e assistenza per i compagni.

MERTENS 6.5: fa male in verticale ma si muove anche in orizzontale, l’assist per Hamsik (ma anche uno non sfruttato da Allan) è delizioso; punta la porta e gioca spesso di sponda. Davanti a Sirigu ha troppo tempo per pensare e sbaglia.

SARRI 7: modulo mobile, chiede pressione e veloci ribaltamenti. Studia di colpire al cuore la difesa granata quando sale e il piano gli riesce alla perfezione. E poi, spazio allo spettacolo. Dove sono le critiche gratuite? Venghino, signori. Venghino…

TORINO (4-3-3) – SIRIGU 6; DE SILVESTRI 5, N’KOULOU 4.5, BURDISSO 4, MOLINARO 5.5; VALDIFIORI 4.5 (46° LJAJIC 6.5), RINCON 5.5, BASELLI 5; IAGO FALQUE 5.5 (78° EDERA sv), BERENGUER 5 (65° NIANG 4.5), BELOTTI 6. All: MIHAJLOVIC 5.5.

Foto: rete internet