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Il teschio di donna Concetta a Napoli aiuta chi vuole restare incinta

Napoli è una città dove sacro e profano si mescolano in modo unico, con una ricca tradizione di culti legati ad oggetti, tombe e luoghi ritenuti dotati di abilità miracolose. La città è famosa per i suoi numerosi santuari e luoghi di culto, dove si venerano reliquie di santi.

Uno dei luoghi più noti è la Cappella di San Gennaro, situata all’interno del Duomo di Napoli, dove si conserva il tesoro del santo patrono della città. Ogni anno, il 19 settembre, i napoletani si riuniscono per assistere al miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, ritenuto un presagio di prosperità e buon auspicio per la città.

Altri esempi includono la tomba di San Gaudioso nella Basilica di Santa Maria della Sanità, dove si crede che le sue ossa abbiano il potere di guarire malattie e proteggere dalla sfortuna. Inoltre, il convento di Santa Chiara ospita la tomba di Santa Chiara d’Assisi, venerata per la sua intercessione nei confronti delle donne in gravidanza e dei malati.

Il teschio di Donna Concetta e il suo potere

Oltre ai luoghi di culto, a Napoli si trovano anche oggetti considerati sacri, come il teschio di San Gennaro custodito nella Cattedrale di Napoli, o il suo busto nella Chiesa di San Paolo Maggiore, entrambi oggetti di venerazione e devozione da parte dei fedeli.

Uno dei luoghi più suggestivi in cui queste storie si intrecciano è il Cimitero delle Fontanelle. Qui, tra le tombe e i cranii antichi, si narra di un’antica credenza legata alla fertilità e alla maternità: il culto di Donna Concetta.

Il teschio di Donna Concetta, noto come “a capa che suda”, è considerato un talismano della fertilità. Si dice che il suo cranio, posto in una teca di legno all’interno del cimitero, sia sempre ben lucido e umido, a differenza degli altri teschi circostanti coperti di polvere.

Per i credenti, questa umidità è considerata acqua purificatrice, emanata dalle anime del Purgatorio. Secondo la leggenda, Donna Concetta era una donna del popolo che desiderava ardentemente avere un figlio.

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Si recò al cimitero delle Fontanelle e, dopo aver scelto un teschio a caso, pregò e accarezzò delicatamente il cranio per chiedere la grazia di rimanere incinta. Il suo desiderio fu esaudito e, alla nascita del bambino, tornò al cimitero per ringraziare l’anima del defunto che l’aveva aiutata.

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Da allora, il teschio di Donna Concetta è diventato oggetto di devozione per molte donne che cercano aiuto per rimanere incinte. Toccare il cranio e chiedere una grazia è diventata una consuetudine, un rituale portafortuna per molte donne napoletane.