Nel sorteggio degli ottavi di finale della Champions League 2022/2023, la SSC Napoli ha visto il suo nome affiancato a un avversario di peso e valore come il Barcellona di Xavi.
Un confronto che richiama alla memoria degli appassionati uno scontro del passato, precisamente al Trofeo Joan Gamper del 22 agosto 2011, quando il Napoli, allora guidato da Walter Mazzarri, si trovò ad affrontare i catalani in una sfida che lasciò un segno indelebile.
In quella calda giornata estiva, il Barcellona schierò una formazione forte e compatta con un 4-3-3 guidato dall’allenatore Pep Guardiola.
Pinto in porta, difesa con Montoya, Piqué, Fontas, e Adriano, a centrocampo Keita, Thiago Alcantara, e Iniesta, mentre l’attacco vedeva la presenza di Kiko, Villa, e Fàbregas. Un reparto d’assi che metteva in luce la potenza e la qualità tecnica del club catalano.
Il Napoli, dal canto suo, presentava una formazione con un 3-4-2-1 affidato alla guida dell’allenatore toscano.
De Sanctis tra i pali, difesa con Campagnaro, Cannavaro, e Britos, a centrocampo Maggio, Inler, Dzemaili, e Dossena, mentre in attacco si schieravano Hamsik, Lavezzi, e Cavani. Una formazione di spessore, ma destinata ad affrontare una delle squadre più forti del panorama calcistico mondiale.
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Napoli-Barcellona, il precedente nel 2011: come andò a finire. I marcatori
Il risultato finale tra Napoli e Barcellona nel lontano 2011 fu inequivocabile: il Barcellona dominò la partita con un 5-0 che rifletteva la superiorità in campo.
Fàbregas, Keita, Pedro, Messi (due volte) furono gli artefici delle reti che sancirono la vittoria catalana.
Nonostante la sconfitta, la partita rappresentò un’occasione per Mazzarri di testare la sua squadra contro una delle potenze europee, anche se il punteggio finale non fu favorevole.
Gli ammonimenti a Lavezzi e Ruiz testimoniarono la durezza della sfida, mentre i nomi dei marcatori catalani rimarranno incisi nella memoria degli appassionati di calcio.
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La partita, diretta dall’arbitro Alfonso Javier Alvarez Izquierdo, è diventata ad oggi un capitolo importante nella storia del Napoli, un momento in cui la squadra azzurra si è misurata con uno dei giganti europei, anche se il verdetto sul campo non è stato favorevole.
Una tappa che contribuisce a formare il percorso di una squadra sempre pronta a confrontarsi con le sfide più impegnative.
